Anacardi, sicuro di conoscerli?

anacardiAnacardi: cosa sono esattamente questi croccanti frutti esotici che ricordano le arachidi e che, sempre più spesso, troviamo tra la frutta secca dei negozi e fra gli ingredienti di piatti dolci e salati?
Gli anacardi sono i frutti di un albero, l’anacardio, una pianta che ama molto la luce e che, a dispetto delle sue origini tropicali, sopporta bene la siccità. I maggiori esportatori di anacardi sono Paesi caratterizzati da un clima caldo e umido come il Vietnam, la Nigeria, l’India e il Brasile, dove l’albero dell’anacardio viene ampiamente usato anche per rinfoltire la vegetazione della foresta amazzonica.

La pianta di anacardio nasconde un segreto. I suoi frutti, gli anacardi, sono doppi!

Il frutto fresco viene chiamato mela d’anacardio o mela di acagiù, come dicono i brasiliani. Dal punto di vista botanico, si tratta di un falso frutto, poiché esso consiste in una ipertrofia del fiore, una massa polposa dai colori vivaci e dal sapore acidulo e rinfrescante, che, a maturazione completa, arriva ad avere più o meno le dimensioni di una mela.
Il frutto secco, quello che normalmente giunge fino a noi, è detto mandorla o nocciola di anacardio. Si tratta di una vera e propria noce, molto dura, che nasconde al suo interno il seme oleoso e commestibile dalla caratteristica sagoma arcuata.
Vista la sua natura timida e la sua forma particolare, il nome del frutto è molto significativo. Anacardio, infatti, deriva dal greco kardia, cuore, e significa “a forma di cuore”.

La pianta e i frutti dell’anacardio sono estremamente versatili e, lavorati, si prestano a diversi usi.

Dalla mela, è possibile estrarre un succo che viene bevuto dopo una breve fermentazione e che viene usato efficacemente anche come antitermiti. Dal frutto fresco, si ricavano anche alcool e un olio pregiato. Dal fusto della pianta, invece, sgorgano un liquido lattiginoso e una gomma usati come basi per le vernici.

Anche il frutto secco contiene un succo, un olio irritante, nero e resinoso, che viene eliminato prima dell’estrazione del seme e che viene usato per scopi medici.

Come tutta la frutta secca, gli anacardi sono un’ottima fonte di sostanze nutritive estremamente benefiche.
Contengono grassi buoni, come l’acido oleico, contenuto anche nell’olio di oliva. Un vero alleato per la salute e il buon funzionamento dell’apparato cardiocircolatorio.
Gli anacardi sono un’ottima fonte di minerali e contengono notevoli percentuali di magnesio, fosforo, zinco e manganese. Ma, fra i loro elementi, annoverano anche il nichel, per cui occorre fare attenzione a non ingerire questi frutti, qualora si sia a conoscenza di un’allergia o un’intolleranza a tale metallo.
Forniscono buone quantità di vitamina B6, tiamina, acido folico, particolarmente utile alle donne in gravidanza, e vitamina k, indispensabile per la salute delle ossa e per la coagulazione del sangue.
Gli anacardi sono anche un’eccellente fonte di buonumore. Il mix di minerali e di un precursore della serotonina, il triptofano, presente in buone quantità, agisce in maniera completamente naturale sull’umore.
Dulcis in fundo, a differenza di altri tipi di frutta secca, gli anacardi non contengono colesterolo.

100 grammi di anacardi forniscono circa 500 calorie, cioè il 30% di fabbisogno calorico giornaliero necessario a un adulto medio.

Ciò significa che, grazie alla loro buona quantità di grassi, gli anacardi sono in grado di saziare velocemente e di fornire in breve tempo la giusta energia all’organismo.
Viste le loro peculiarità energetiche, i nutrizionisti consigliano un consumo ponderato di anacardi e di frutta secca in genere. Perciò, quanti anacardi si possono mangiare, senza esagerare, quando si vuole godere delle loro virtù? La dose giornaliera suggerita è di circa 15 grammi. Ovviamente, è consentito derogare con moderazione, se si pratica una costante attività fisica e se il consumo generale di frutta secca avviene all’interno di un regime alimentare bilanciato.

Gli anacardi, tostati e non fritti, possono essere consumati da soli o miscelati con altra frutta secca. Insieme a un frutto fresco di stagione, possono diventare un ottimo snack spezzafame da consumare nel corso della giornata, fra un pasto principale e l’altro. Oppure, all’ora dell’aperitivo o davanti alla tv, possono sostituire stuzzichini, popcorn e patatine confezionate.
Sminuzzati, gli anacardi possono arricchire anche la dieta dei più piccoli. A partire dallo svezzamento, infatti, e se non esiste alcuna allergia conclamata, anche i bambini possono consumare tranquillamente la frutta secca e godere di tutte le sue proprietà.
Un frutto croccante e saporito come l’anacardio può essere sbriciolato e aggiunto insieme ad altra frutta secca a gelati e macedonie, per renderle, se possibile ancora più golose. Insieme a noci e mandorle, gli anacardi tritati sono gli ingredienti ideali di torte e biscotti fatti in casa. Per esempio, uniti ai datteri, gli anacardi tostati e tritati diventano un ottimo sostituto dei biscotti a base di burro e sono gli ingredienti perfetti delle ricette per le cheesecake crudiste e vegane.