Capire di essere incinta non è sempre facile, in quanto i sintomi non si manifestano in maniera uguale per tutte le donne e in più somigliano molto a quelli della sindrome premestruale. Per avere la certezza di essere incinta, pertanto, è fondamentale effettuare un test di gravidanza urinario, da acquistare in farmacia, oppure effettuare delle analisi del sangue al fine di individuare la presenza di Beta hCG. Solo in questo modo, infatti, è possibile eliminare in radice qualsiasi dubbio in merito all’esistenza della gravidanza. Tuttavia, è bene precisare che si possono comunque cercare di interpretare alcuni segnali che, nella maggior parte dei casi, possono preludere ad uno stato interessante.
Le prime settimane
Come sopra anticipato, i sintomi di gravidanza nelle prime settimane non sono sempre presenti, oppure possono essere lievi e quasi impercettibili. Insomma, ogni donna può manifestare sintomi diversi nei primi giorni di gravidanza e, in alcuni casi, può addirittura non accorgersi di essere incinta. Nei casi in cui invece, dovessero manifestarsi, nella maggior parte dei casi si presentano con crampi addominali, gonfiore al seno, mal di schiena, mal di testa, nausea e acidità di stomaco. Inoltre, si potrebbe percepire una sensazione di fame eccessiva, o al contrario scarsità di appetito; sbalzi d’umore, forte emotività, irritabilità, sensibilità ad alcuni odori. È necessario prestare attenzione anche alle macchie di sangue, che si verificano dai 6 ai 12 giorni successivi alla fecondazione, e sono provocate dall’annidamento dell’ovulo fecondato nella parete uterina. In parole povere, trovare macchioline di sangue sull’intimo oppure sull’assorbente, potrebbe indicare l’avvenuta fecondazione dell’ovulo, ovvero, per essere più chiari l’inizio della gravidanza.
Il primo mese
I sintomi della gravidanza più evidenti si verificano, in genere, nel primo mese. Un’avvisaglia chiara è sicuramente l’assenza di ciclo mestruale. Un ritardo piuttosto prolungato rispetto alla data prevista potrebbe essere un chiaro segnale di una gravidanza. Tuttavia, è fondamentale valutare la presenza anche di altri sintomi, al fine di escludere che il ritardo sia dovuto ad una problematica di salute, come uno squilibrio ormonale. Tuttavia, come anticipato sopra, il ritardo del ciclo mestruale potrebbe solo essere indicativo dell’avvenuta gravidanza, tuttavia, per poterne essere certi è fondamentale sottoporsi a un test di gravidanza o ad analisi specifiche. L’assenza di ciclo regolare, infatti, potrebbe indicare anche altre patologie che non hanno alcuna eziologia con lo stato di gravidanza. In genere, dal primo al terzo mese di gravidanza, gli episodi di vomito e nausea sono frequenti; inoltre ci si sente sempre stanchi e affaticati, si hanno dolori al seno e si sente il bisogno di fare pipì molte volte durante la giornata, per via dell’ingrossamento dell’utero che comprime la vescica. Alcune donne, inoltre, avvertono capogiri e senso di svenimento, specialmente a seguito di movimenti bruschi o dopo aver salito le scale, per via della compressione dell’utero sulle arterie delle gambe. Inoltre, sempre durante i primi mesi della gravidanza, alcune donne soffrono di nausee improvvise appena sveglie, che le inducono addirittura a vomitare spesso.
Cambiamento nelle abitudini
Un altro sintomo associato allo stato di gravidanza, specie nei primi mesi, è un radicale cambiamento delle abitudini alimentari. Spesso ingerire alcuni cibi o sentire solamente i loro odori può causare delle forti nausee. È possibile, inoltre, avere fame all’improvviso, anche durante le ore notturne o nelle ore più improbabili, oppure, è possibile non avere fame per alcune ore. Anche il proprio rapporto con il clima potrebbe cambiare a causa della gravidanza. Ad esempio è possibile avere caldo anche in ambienti piuttosto freddi. Alcuni sbalzi possono manifestarsi anche per l’umore. Spesso ci si sente allegri e all’improvviso questa allegria può trasformarsi in rabbia o ansia. Tutti questi cambiamenti possono essere semplicemente spiegati con l’aumento dell’azione ormonale nel corpo.
Attenzione ai falsi segnali
Può capitare che vi siano alcuni sintomi riconducibili alla gravidanza, ma che, invece, significano altro. Ad esempio, il ciclo mestruale può saltare per uno o più mesi e le cause possono essere differenti: problemi psicologici, una dieta drastica, ma anche l’attività sportiva intensa oppure un problema di natura psicologica. Altri sintomi che possono ricordare la gravidanza, ma non sono obbligatoriamente associati ad essa, sono il dolore ai reni, i crampi, ecc. Infatti, potrebbero indicare anche una semplice influenza. In questi casi, è necessario tenere sotto controllo tutti i sintomi, annotandoli in modo giornaliero, ed eventualmente chiedere il parere di un medico oppure di un ginecologo. Allo stesso modo, può capitare di essere incinta senza accorgersene, per via dell’assenza di sintomi e per la presenza di ciclo mestruale anche dopo diversi mesi di gravidanza. Infatti, ad alcune donne capita di avere le “false mestruazioni”, ovvero un ciclo più leggero rispetto a quello solito. Non si tratta delle perdite dovute all’impianto dell’ovulo, ma si tratta di materiale organico, dovuto ai cicli mestruali precedenti, di cui l’organismo si disfa, oppure potrebbe essere un problema serio da valutare con il ginecologo.