Come isolare la casa dal punto di vista termico ed acustico?

house insulation concept. copy spaceEffettuare interventi per migliorare l’isolamento termico ed acustico della propria abitazione comporta una serie di benefici, sia a livello di comfort che economico. Partiamo dall’aspetto economico: una casa isolata al meglio dal punto di vista termico permette un consistente risparmio energetico e quindi sulla bolletta. Inoltre è possibile usufruire delle detrazioni fiscali per questa tipologia di interventi, che permettono di recuperare il 50% del valore dell’importo da suddividere in 10 quote annuali di ugual misura.

Poter fare affidamento su pareti dotate di un buon isolamento termico significa evitare sbalzi di temperatura e fenomeni più o meno accentuati di umidità. Limitare la dispersione del freddo (nei mesi estivi) e del caldo (nella stagione invernale) garantisce un ritorno economico non indifferente. È possibile risparmiare, in media, una percentuale tra il 15 e il 25% su riscaldamento e condizionamento. Le spese sostenute per portare a termine i lavori di adeguamento, pertanto, possono essere ammortizzate già nell’arco di pochi anni.

Inoltre una casa ben isolata è più confortevole, soprattutto se si effettuano anche interventi di isolamento acustico, che eliminano una possibile fonte di stress. Questo è vero soprattutto per chi vive in condominio, assicurando anche maggiore concentrazione negli ambienti lavorativi. Ma come si può isolare al meglio la propria casa?  Nei prossimi paragrafi vi spieghiamo come intervenire per isolare al meglio la vostra abitazione dal punto di vista termico ed acustico. 

Quali materiali assicurano il massimo isolamento?

A necessitare dell’isolamento sono quelle superfici che vengono a contatto con l’esterno, quindi il tetto, le pareti perimetrali, le finestre e le porte.

Prima di scegliere tipologia di intervento e materiali è necessario valutare attentamente il contesto climatico nel quale si viene a trovare l’abitazione, la tipologia d’immobile ed eventuali necessità personali.

In commercio è possibile acquistare diversi isolanti termici, ognuno dei quali si adatta ad interventi specifici. Fondamentale è prendere in esame il valore di conducibilità termica di ciascun isolante. Infatti, più quest’ultimo si avvicina allo zero, maggiore è la capacità del materiale di isolare l’ambiente.

Per comodità gli isolanti vengono suddivisi, tenendo conto della loro natura, in 3 categorie distinte:

  • Isolanti sintetici
  • Isolanti minerali
  • Isolanti vegetali

Appartengono agli isolanti sintetici materiali quali poliuretano e polistirolo. Sono economici, durevoli, leggeri e resistenti e, normalmente, vengono utilizzati sotto forma di pannelli, di schiume o materassini. Tuttavia, hanno lo svantaggio di essere potenzialmente inquinanti.

Il punto di forza degli isolanti minerali (in primis lana di vetro e di roccia) è rappresentato dall’impermeabilità, caratteristica che permette loro di resistere sia all’umidità che alle fiamme. Trovano generalmente impiego sulle pareti esterne e nelle intercapedini, fornendo protezione da muffa ed umidità alle pareti interne. Infine, gli isolanti vegetali (dal legno alla cellulosa, fino alla canapa) si distinguono per leggerezza, semplicità d’uso e grande versatilità.

Quali interventi adottare: esterni o interni?

Esaminando le tipologie di interventi la scelta si differenzia tra lavori sull’esterno, sull’interno e sull’intercapedine.

Nel primo caso si ha a che fare con il cosiddetto “cappotto”. Si tratta di una soluzione consigliata quando l’intenzione è non andare a modificare il volume interno di un edificio. L’intervento si basa sull’impiego di pannelli isolanti che, una volta installati, vengono sottoposti ad intonacatura o, in alternativa, ad un sottile rivestimento in muratura. L’obiettivo è ridurre gli sbalzi termici e il rischio di comparsa delle muffe.

Chi opta per l’isolamento termico interno lo fa principalmente per motivi economici, perché l’intervento è meno costoso rispetto ad altri lavori di isolamento. Tuttavia, occorre considerare come il volume dell’abitazione verrà inevitabilmente intaccato, riducendosi. In questo ambito entrano in gioco pannelli di cartongesso e lastre in materiale isolante. Un foglio di alluminio viene inserito tra i due strati, con il compito di arginare le muffe.

Quando le pareti contengono un’intercapedine non inferiore ai 10 cm è possibile sfruttare quest’ultima per isolare l’ambiente. Per farlo è necessario riempirla di materiale isolante e solitamente la scelta ricade su granuli di polistirene o cellulosa.

Non sono poche le persone che rinunciano ad intervenire perché “spaventate” dall’idea di dover affrontare una spesa non indifferente. Ad ogni modo, è opportuno ricordare che, per alcuni interventi, è possibile ottenere delle detrazioni fiscali del 50% della spesa sostenuta. Per avere maggiori dettagli, e soprattutto per effettuare tutte le pratiche burocratiche necessarie, è meglio affidarsi ad uno studio di geometri specializzato in materia di detrazioni fiscali Enea. In questo modo si potrà ricevere il supporto necessario al fine di beneficiare delle detrazioni stesse.

L’isolamento acustico degli edifici

E per quanto concerne l’isolamento acustico? Come è possibile ridurre il rumore provocato dal traffico, dai passi provenienti dal piano superiore e il suono proveniente da televisori e stereo degli appartamenti vicini?

Le onde sonore sono in grado di “attraversare” sia i muri esterni, quando lo spessore è minimo e viene impiegato un isolante non idoneo, che quelli interni, oltre a finestre e porte. Si aggiungono le zone dell’edificio destinate agli impianti, da quelli di condizionamento alle tubature dell’acqua. Ancora peggiore è la situazione quando il rumore finisce per interferire con attività d’ufficio, oppure si verifica in ospedali, scuole ed edifici pubblici.

Se non avete seguito i nostri consigli su come scegliere la casa e la vostra abitazione è rumorosa, avete diverse opzioni per migliorare la situazione. Nel caso dei rumori esterni è possibile intervenire sugli infissi o direttamente sulle pareti perimetrali. Soffitto e pareti divisorie, invece, sono oggetto d’intervento al fine di ridurre i rumori provenienti da vicini poco attenti in proposito. Dei pannelli fonoassorbenti sono un’ottima soluzione per evitare il propagarsi delle onde sonore, soprattutto se sono anche resistenti alle fiamme, agli agenti chimici e all’usura.

Non dimentichiamo che l’isolamento acustico assicura vantaggi anche dal punto di vista dell’isolamento termico.