Conosci gli effetti collaterali del cortisone e le alternative naturali al cortisone? In questo articolo vedremo quali sono i pericoli e gli effetti collaterali e come disintossicarsi dal cortisone
Effetti collaterali del cortisone
Il cortisone è conosciuto per essere il più potente antinfiammatorio utilizzato per malattie respiratorie, articolari e allergiche.
La sua forza è quella di riuscire a penetrare nelle cellule riducendo le molecole pro-infiammatorie.
La sua funzione è uguale a quella del cortisolo, un ormone che il nostro corpo emette normalmente attraverso le ghiandole surrenali.
Purtroppo, gli effetti negativi di questo farmaco, sono molti e vanno ad influenzare vari settori del nostro benessere fisico.
Le problematiche più diffuse sono l’iperglicemia (aumenta la gluconeogenesi e diminuisce l’uso periferico di glucosio), ritenzione di liquidi, aumento di peso, ulcera, riduzione delle difese immunitarie e, per chi è in fase di sviluppo, ritardo della crescita.
Trattenendo il sodio e rilasciando il potassio, crea anche un’innalzamento della pressione arteriosa e disidratazione: chi assume cortisone per lungo tempo sentirà spesso le mucose fastidiosamente asciutte.
Altro lato negativo del cortisone è che riduce l’assorbimento del calcio da parte dell’intestino, ma ne aumenta la produzione quindi crea osteopenia.
Inoltre aumenta il catabolismo muscolare, escludendo il cuore e il sistema nervoso centrale, di conseguenza, l’uso prolungato, può portare a fragilità capillare, difficoltà della guarigione di ferite e atrofia muscolare.
Gli effetti collaterali dovuti all’uso prolungato del cortisone possono essere legati ad emorragie, polineurite, edemi, disproteinemia.
Alternative naturali al cortisone
Fermo restando che in caso di shock anafilattico è l’unico pronto intervento che può risolvere la situazione, in tanti altre occasioni, il cortisone, può essere sostituito con prodotti naturali o apparecchiature che aiutano a risolvere le infiammazioni e ridurre il dolore.
Uno dei metodi che da qualche sta diventando di uso abbastanza comune è la magnetoterapia.
Inizialmente era utilizzata per velocizzare la calcificazione in fratture o protesi, ma attualmente si è arrivati a comprendere appieno le sue potenzialità.
Si utilizza per contrastare l’osteoporosi, i dolori articolari, cervicale, infiammazioni varie e non ha nessuna controindicazione, inoltre si può utilizzare a lungo termine come mantenimento del benessere raggiunto.
Può essere usato anche per le persone anziane, senza rischi, evitando o comunque riducendo sensibilmente l’utilizzo del cortisone con conseguente miglioramento fisico.
Anche la natura offre molte alternative al cortisone che possono essere applicate nel settore dell’omeoterapia e fitoterapia.
Per l’alternativa omeopatica bisogna rivolgersi ad uno specialista poiché questa metodologia di cura sostiene che non esiste un singolo prodotto per risolvere un problema, ma una serie di prodotti che vanno valutati conoscendo la persona nel suo complesso.
Le cure omeopatiche danno risultati con tempo e costanza, ma sono senza conseguenze negative, anzi, vanno e riequilibrare tutto quello che in qualche modo si è sfasato.
La fitoterapia e il mondo della naturopatia, in generale, riconosce nel ribes nigrum come alternativa eccelsa al cortisone.
Studi hanno confermato che in forma gemmo derivata riduce le infiammazioni e stimola la risposta immunitaria, in particolare, in caso di allergie.
Per questa problematica sarebbe necessario predisporre due cicli semestrali per mantenere sempre attivo il sistema immunitario.
Altro prodotto naturale che ha un forte potere antinfiammatorio è la curcumina che si estrae dalla radice di curcuma.
Ovviamente non basta consumare la curcuma nei propri cibi, ma serve utilizzare dosaggi elevati e ben precisi che uno specialista potrà indicare in base alle singole problematiche.
La medicina orientale, invece, utilizza il ganoderma lucidum o reishi.
Si tratta di un fungo, tipico di Cina e Giappone, a cui diverse ricerche scientifiche hanno riconosciuto una forte potenzialità antiinfiammatoria e antiallergica.
Viene venduto sotto forma di compresse ma bisogna valutare attentamente la qualità.
Ogni persona e ogni patologia hanno bisogno di dosaggi diversi, quindi, come per tutte le medicine, meglio chiedere informazioni all’esperto.
Bisogna ricordare che le cure naturali, non vanno considerate un placebo, ma bisogna valutare tutte le loro caratteristiche, come nella medicina tradizionale.
Uno studio effettuato in Danimarca, ha stabilito che lo zenzero ha effetti antinfiammatori e lavora particolarmente bene contro l’artrite reumatoide e contro l’osteoartrite.
Come disintossicarsi dal cortisone?
L’emivita del cortisone varia dalle 18 alle 36 ore, questo vuol dire che una dose, dopo 36 ore non lascia più traccia di se nel fisico.
Ma questa cura non si fa mai solo per un giorno: il tempo di utilizzo va da una settimana fino a tutta la vita, per chi soffre di malattie tipo artrite reumatoide.
Ciò indica che il fisico non ha la possibilità di disintossicarsi da solo se non gli offriamo un po’ di aiuto.
Qualsiasi sia il tempo di utilizzo di questo farmaco, esistono delle precauzioni che possono aiutare il fisico a rimanere il più a lungo possibile senza effetti collaterali.
Prima di tutto l’alimentazione: è molto importante utilizzare tutti i giorni frutta e verdura fresche e possibilmente crude.
La verdura, in particolare, mangiata cruda prima di ogni pasto, raddoppia gli enzimi utili alla nostra digestione, in questo modo si allevierà il lavoro del fegato che è l’organo più bersagliato dal cortisone.
Se non c’è la possibilità di utilizzare frutta e verdura freschi, si può ricorrere alle centrifughe o agli estrattori che offriranno in un paio di bicchieri il fabbisogno giornaliero di vegetali, pratici e veloci da consumare, oltre ad essere adatti anche a bambini o anziani che fanno più fatica a mangiare.
Mangiare leggero aiuta ad eliminare prima le tossine, quindi meglio preferire la carne bianca a quella rossa, eliminare salumi e formaggi, prediligere una cottura alla piastra o al vapore piuttosto che fritto o con intingoli.
Il fegato, durante la cura, meno lavora per la digestione, più tempo ha di rigenerarsi.
Bere tantissima acqua o, se non si riesce, vanno bene anche le tisane rinfrescanti e disintossicanti: finocchio, tarassaco, carciofo, genziana, rabarbaro e fumaria.
In commercio esistono anche prodotti naturali che raccolgono estratti delle piante sopra menzionate, già pronti per essere utilizzati e da diluire in acqua.
Un po’ di movimento aiuterà a liberarsi prima delle tossine.
Ottimo prodotto da utilizzare per depurare il fegato e quindi eliminare gli effetti indesiderati del cortisone, è il cardo mariano che si trova in soluzione idro alcolica o in tintura madre.