DHT: ecco l’ormone che causa la calvizie maschile

Gli ormoni sono indispensabili per il nostro organismo. Alcune volte però possono anche essere la causa di disturbi e problemi. Oggi vi parlo del Diidrotestosterone, noto più semplicemente come DHT. Si tratta di un ormone che nel corpo maschile svolge una serie di funzioni importantissime. Viene prodotto nei testicoli, lei follicoli piliferi e nella prostata. Lo hanno anche le donne ma in quantità nettamente inferiore. Uno dei ruoli più importanti che svolge è quello di determinare le fasi della vita.

Pensate che i maschi lo producono già quando sono nell’utero materno. E’ proprio questo ormone che permette la formazione del genere maschile. Contribuisce anche nella crescita dei peli sulla faccia e sul corpo così come sulla voce profonda.

Il DHT però è anche una delle cause principali delle calvizie maschili. Questo perché va a legarsi al bulbo pilifero del capello e lo atrofizza. Questo ormone però può avere anche tanti altri effetti collaterali. Quando c’è un basso valore o la totale assenza di DHT ecco che si verificano diversi problemi. I più importanti riguardano i bambini che possono soffrire di pseudo ermafroditismo. Quando il problema invece si presenta durante l’infanzia e resta nella pubertà spesso ci sono caratteristiche sessuali secondarie poco accentuata, come per esempio la poca barba. Quando il problema si presenta nell’adulto invece iniziano a presentarsi problemi erettili, debolezza muscolare, stati di depressione e sbalzi d’umore, ridotta libido etc.

E’ vero che il DHT provoca le calvizie maschili?

Indubbiamente il DHT ha un ruolo determinante nella calvizie e non per niente questo è problema che affligge principalmente gli individui maschi. Quindi si… è vero, però il problema non deriva affatto da un calo di didrotestosterone. Le analisi rivelano infatti che, in genere, è nella norma. Il problema è dato da un livello molto più elevato sia di alfa 5 reduttasi (il quale permette che il testosterone diventi DHT) e di recettori androgeni nei follicoli dove poi si manifesta l’alopecia androgenetica. I ricettori qui presenti porta a una maggior predisposizione perché fa si che il DHT danneggi di più i follicoli piliferi. La colpa perciò non è del DHT in prima persona. In pratica per porre rimedio alla calvizia occorre inibirlo un po’. A differenza di come si poteva pensare fino a non poco tempo fa, è possibile bloccare le calvizie o meglio, l’alopecia androgenetica, se le prendiamo in tempo.

Si tratta perciò di riconoscere in fretta i sintomi che sono un assottigliamento dei capelli i quali diventano man a mano anche sempre più corti. Si diradano e non coprono più completamente il cuoio capelluto.

Esistono cure contro l’alopecia androgenetica?

Abbiamo visto che la principale causa della calvizia maschile è il DHT. Occorre quindi ridurre la sua quantità per interrompere il processo di perdita di capelli. Per capire qual è quella adatta è necessario rivolgersi a un dermatologo che, studiando la situazione specifica, potrà offrire il consiglio migliore. In realtà la visita dermatologica serve anche per un altro motivo, cioè accertarvi di avere davvero questo problema. Tante persone pensano di soffrire di alopecia androgenetica perché notano a un certo punto una perdita più copiosa di capelli. Capita però che succeda nei periodi di forte stress così come quando c’è il cambio di stagione. Prima di allarmarsi quindi è bene farsi vedere da un esperto che attraverso l’esame del capello valuterà se effettivamente si tratta di calvizia.

Se così fosse, in base all’avanzamento del problema vi prescriverà un farmaco se volete ridurre perciò la perdita dei capelli o meglio ancora, incentivarne la ricrescita. Uno dei più comuni consigliati, soprattutto per la sua ottima efficacia, è il Finasteride. Questo farmaco va a inibire la trasformazione del testosterone in DHT. La conseguenza perciò è che si inibisce l’avanzamento della calvizia.