I sintomi dell’autismo nei bambini: quali sono 

L’autismo infantile consiste in una malattia detta disturbo dell’età evolutiva, che rientra nei disturbi dello spettro autistico e che influisce sulla capacità del bambino di poter comunicare in modo efficace e di interagire all’interno della società.

I disturbi dello spettro autistico nei bambini colpiscono quindi il loro modo di interagire, ma anche di comprendere i segnali che arrivano dal mondo esterno. I bambini che soffrono di autismo infantile, di conseguenza, hanno difficoltà nell’interazione sociale, difficoltà comunicative, compromissione della capacità di comprendere i segnali comunicativi e le informazioni che giungono dal mondo esterno. Proprio per questo, come ci conferma la Psicologa e psicoterapeutica Dott.ssa Cinzia Mamelli (https://www.cinziamamelli.it), i bambini che soffrono di autismo infantile possono subire un isolamento di tipo affettivo che deriva dalla loro incapacità di relazionarsi con gli altri, sia per mezzo del linguaggio verbale che per mezzo di quello non verbale.

Ad ogni modo, parlare di autismo infantile potrebbe non essere sufficiente. Questo disturbo si presenta con tantissimi sintomi e sfumature differenti, e può essere difficile da diagnosticare soprattutto se il bambino è ancora piccolo. Tuttavia una diagnosi tempestiva, se possibile prima dei 12 mesi, è necessaria per cominciare un trattamento che può contenere i sintomi.

 Cosa causa l’autismo infantile?

Sulle cause dell’autismo infantile è in corso un folto dibattito scientifico, e bisogna ammettere che le reali cause del disturbo sono ad oggi ignote. Secondo gli esperti, le cause dell’autismo infantile sarebbero da ricercare nella genetica (ad esempio è assai probabile che i gemelli siano entrambi affetti da autismo infantile), ma anche con cause ambientali, ad esempio l’aver subito malattie infettive o esposizione ad alcuni fattori inquinanti potrebbe avere un ruolo. Ad oggi, comunque, non è stato stabilito alcun nesso causale fra fattori ambientali ed autismo infantile, mentre si è ipotizzato che esista una familiarità nell’autismo che quindi si svilupperebbe anche per via genetica.

 Cos’è l’autismo infantile

L’autismo infantile è un disturbo dell’età evolutiva che colpisce bambini di ogni età, di ogni etnia e classe sociale. Si è dimostrato che colpisce in prevalenza maschi, piuttosto che femmine.

Capire l’autismo infantile significa riuscire a decodificare per tempo alcuni comportamenti che possono essere delle vere sentinelle per una diagnosi precoce.

La sindrome autistica, anche nei bambini, è caratterizzata come abbiamo detto da difficoltà nella comunicazione. Ciò significa che il bambino che soffre di autismo infantile tenderà a movimenti stereotipati, ripetitivi, senza scopo apparente; avrà una certa rigidità nel comportamento e nella ripetizione di alcune attività; ha difficoltà ad incrociare lo sguardo di chi parla e tenderà ad avere interessi molto rigidi. Il bimbo che soffre di autismo infantile inoltre dimostra di avere scarse capacità relazionali, di non sapere interpretare bene le emozioni degli altri.

I sintomi dell’autismo infantile possono essere diagnosticati già a partire dai sei mesi di vita, sulla base dell’assenza di alcuni comportamenti tipici del neonato (sorrisi, vocalizzazione, tentativi di camminare e via dicendo). Le prime anomalie si possono riscontrare nei primi mesi di vita, anche se per una diagnosi attendibile bisogna aspettare almeno i 3 anni di età.

I primi segnali dell’autismo si possono individuare ad esempio nel bambino che preferisce giocare da solo, tende a non rispondere se viene chiamato, non sorride agli altri bambini e alle altre persone, ha ritardi nel linguaggio, fa fatica a verbalizzare quello che vuole.

L’autismo infantile non ha nulla a che vedere con l’intelligenza: i bambini che soffrono di autismo possono anche avere un’intelligenza superiore alla media della loro età.

Una diagnosi precoce è uno strumento importante per poter intervenire sull’autismo infantile cercando di ridurre il suo impatto nella vita sociale del bambino e riducendo i sintomi.