Scopriamo se c’è e qual è un collegamento tra la prostata e l’erezione dell’organo sessuale maschile
Sempre più uomini si domandano se la prostata da problemi di erezione e qual è il collegamento preciso. In questa guida cercheremo di chiarire quanto meglio possibile ogni dubbio sul argomento.
La prostata, detta anche ghiandola prostatica, è una ghiandola dalle dimensioni di una castagna e fa parte dell’apparato genitale maschile. Essa circonda l’uretra (canale di collegamento tra pene e vescica) si trova dunque molto vicina all’apparato urinario ed accanto a quello riproduttivo.
Solo dalla sua posizione comprendiamo che si tratta di una zona decisamente delicata: un ingrossamento e/o un infiammazione di tale ghiandola può non solo dare complicazioni cliniche per la difficoltà ad urinare, ma provocare anche il blocco (continuo o alternato) degli impulsi nervosi che determinano sia l’erezione e sia il piacere sessuale.
Dati statistici alla mano dimostrano che con l’avanzare dell’età è più probabile riscontrare problemi prostatici prima ed impotenza poi. Già dopo i 30 anni di età possono comparire i primi sintomi e con il passare del tempo diviene sempre più probabile riscontrare problemi alla ghiandola in questione.
Tuttavia è necessario evidenziare che non tutti i problemi di disfunzione erettile sono dovuti alle prostatiti, oltre all’età anche la sedentarietà e stili di vita scorretti o una dieta poco bilanciata possono essere fattori determinanti, sia per l’uno che per l’altro disturbo, anche in giovane età.
Cause dei problemi prostatici e disfunzioni erettili
Le prostatiti possono essere acute o croniche.
- Le acute sono provocate da infezioni batteriche (come la escherichia coli) che trovano la loro strada dalle vie urinarie. Esse possono essere provocate anche da malattie sessualmente trasmissibili come gonorrea e clamidia.
Per evitare questo rischio basta avere rapporti sessuali protetti, soprattutto se avete partner diversi. Tale patologia acuta potrebbe anche svilupparsi a causa di problemi anatomici come una fimosi, una lesione, oppure un blocco che fisicamente impedisce la fuoriuscita dell’urina. Anche alcuni esami come cistoscopia e biopsia o inserimenti di catetere possono far infiammare la preziosa ghiandola.
- Le croniche non vengono ricondotte a delle infezioni da batteri, i loro sintomi sono simili ma persistono per oltre tre mesi e provocano un ingrossamento. Oltre la metà di questi casi producono insufficienza erettile ed alterazione dell’azione eiaculatoria, modificando percezione di orgasmo e libido.
Nella maggior parte dei casi, seguire la corretta terapia indicata dall’urologo è risolutivo: con il rientro di infezione e/o infiammazione si risolvono anche le disfunzioni erettili.
Sintomi delle infiammazioni alla prostata
Tra i sintomi legati all’infiammazione della prostata vi possono essere:
- senso di bruciore uretrale
- bruciore del canale uretrale dopo o durante l’eiaculazione
- senso di gonfiore o fastidio nella zona in cui è posizionata la prostata
- tracce di sangue nello sperma o nelle urine
- eiaculazione precoce
- comparsa improvvisa di eiaculazione ritardata
- improvvise e continue mancanze di erezione
Queste sintomatologie possono significare problemi alla prostata ed il consiglio è quello di recarsi il prima possibile da un urologo o un andrologo per sottoporsi a tutti i controlli necessari.
Effetti delle cure per le infiammazioni della prostata sull’erezione
L’urologo o l’andrologo solitamente prescrivono, in seguito agli esami diagnostici, farmaci alfa-bloccanti o alfa-litici oppure farmaci inibitori, in pratica delle pastiglie per la prostata che hanno come effetto collaterale quello di provocare una vera e propria impotenza sessuale durante il periodo di cura. Unitamente ad essa è possibile affiancarvi una serie di rimedi naturali per problemi di erezione che possono aiutare in qualche modo a migliorare la situazione, in ogni caso è sempre meglio chiedere prima il parere al proprio medico curante.
Solo nei casi più estremi ed in presenza di tumori si ricorre all’operazione. Si tratta di una soluzione estrema perché molto invasiva, infatti, l’intervento alla prostata può portare problemi di impotenza definitivi nell’ipotesi che vengano lese o recise fibre muscolari del meccanismo erettile.