Quella che da molti è la considerata la giornata più bella della propria vita, ossia il giorno che suggella l’amore indissolubile tra due persone, viene solitamente seguita da un viaggio in cui lo sposo e la sposa si recano in una località per passare del tempo da soli e festeggiare l’unione delle due vite.
La cosiddetta “luna di miele” è una tradizione diffusa in tutto il mondo a cui ogni coppia non si vuole sottrarre per nessuna ragione. Una parola che è divenuta di uso comune nel vocabolario dei neosposi e di chi è in procinto di organizzare un matrimonio. Ma vi siete mai chiesti da cosa proviene questo vocabolo? Cosa si cela dietro esso?
In questo articolo andremo a scoprire perché si dice luna di miele e alcune leggende legate a questa parola così tanto utilizzata.
L’origine del vocabolo: alcune ipotesi
Sembra proprio che la parola “luna di miele” abbia posto le proprie radici in secoli piuttosto lontani da noi e in varie culture che si sono sviluppate in zone lontane tra loro.
Una delle spiegazioni più romantiche sulla nascita di questa parola risale all’antica Roma, dove si praticava il “matrimonium” o “ius primae noctis” (diritto alla prima notte) durante il quale gli sposi trascorrevano una settimana e, in particolare, la notte che precedeva il ricevimento insieme, e bevevano una bevanda alcolica a base di miele, detta “meil” in latino. Proprio questa notte veniva chiamata luna di miele dove il riferimento alla luna stava a indicare le varie fasi del ciclo mestruale. Si credeva, inoltre, che il miele avesse poteri afrodisiaci e offrisse benefici per la fertilità e l’amore, fornendo una dolce base per iniziare la vita coniugale.
Altre teorie suggeriscono che il termine possa essere collegato all’antica Scandinavia, dove le coppie assumevano per il primo mese dopo il matrimonio una bevanda fermentata al miele, chiamata “mjod” o “idromele” in italiano. Questa bevanda era pensata per proteggere la coppia dagli spiriti maligni e per augurare una vita coniugale dolce e armoniosa. Il fatto che la bevanda dovesse essere bevuta nel corso del primo mese si collega nuovamente alla durata del ciclo mestruale nella speranza che ciò potesse aiutare la fecondazione.
Tuttavia, è anche interessante notare che il termine “Luna di miele” può essere legato a una tradizione medievale dell’Inghilterra, in cui gli sposi trascorrevano il primo mese dopo il matrimonio bevendo il miele di una luna calante, chiamata “honeymoon”, che simboleggiava il declino del rapporto amoroso nel corso del tempo.
Curiosamente, nella tradizione cinese, la “Luna di miele” è conosciuta come “You yue”, che significa letteralmente “luna in movimento”. Secondo la credenza cinese, la luna simboleggia il tempo e il movimento costante, così come l’evoluzione della vita coniugale. Questa visione riflette la consapevolezza che l’amore e il matrimonio richiedono costante impegno, adattamento e crescita.
Avvicinandoci ai nostri tempi, potremmo affermare che tale espressione riprende la dolcezza del miele per trasferirla in modo simbolica a quella che precede il matrimonio, con tutte le decisioni del caso da prendere da cui quella del catering (noi vi consigliamo Progetto Matrimonio), e che si spera possa durare per sempre.
Le leggende dietro la parola “luna di miele”
Oltre alle teorie legate al miele e alla luna, ci sono anche molte leggende affascinanti associate al concetto di “Luna di miele”. In una di queste, si narra di un re della Scandinavia del X secolo, Hrolf Kraki, che sposò una principessa svedese chiamata Bödve. Durante il loro viaggio di nozze, la coppia fu attaccata da un orso. Hrolf e Bödve combatterono coraggiosamente insieme e sconfissero l’animale, unendo il loro amore in un legame indissolubile. Questa leggenda celebra il coraggio e la forza di una coppia unita e la capacità di affrontare insieme qualsiasi ostacolo.
Un’altra affascinante leggenda indiana parla di una sposa che veniva rapita da un principe innamorato durante il suo matrimonio. Il rapimento fu malvisto dalla società, ma la coppia fuggì e visse felicemente insieme per un mese intero, bevendo miele fermentato e nutrendo il loro amore. Alla fine del mese, la coppia tornò alla famiglia della sposa per ottenere il loro consenso al matrimonio, dimostrando che l’amore e l’impegno possono superare qualsiasi difficoltà.
La “luna di miele” è diventata una tradizione universale, in cui le coppie si godono un periodo di intimità e romanticismo dopo il matrimonio. Questo periodo speciale offre l’opportunità di rafforzare il legame emotivo e di costruire una base solida per il futuro insieme. È un momento in cui gli sposi possono scoprire l’uno dell’altro, condividendo momenti indimenticabili e creando ricordi preziosi.
Conclusioni
In conclusione, la “luna di miele” è un’esperienza intrisa di leggende, tradizioni e romanticismo che deve per forza di cose essere organizzata, magari abbinandola a un matrimonio lontano da casa. Rappresenta l’inizio di un viaggio condiviso, un periodo di scoperta reciproca e di amore senza tempo. Un momento di assoluto relax e di intimità in città incantate come potrebbero essere New York o Roma. Ogni cultura ha contribuito a darle forma e significato, donandole un’aura di mistero e magia. Così, mentre il sole tramonta sul giorno delle nozze, la luna sorge, illuminando il cammino degli innamorati che si viaggiano insieme, pronti ad affrontare il futuro a braccia aperte.