I genitori rispondono dei debiti dei figli anche se i figli sono maggiorenni in alcuni casi limite. Quali sono e le normative che si applicano in questi casi.
Quando il figlio maggiorenne convive con i genitori
Quando il figlio maggiorenne contrae un debito e questo debito non viene pagato, la banca può avviare una procedura di pignoramento. L’ufficiale giudiziario può presentarsi alla porta di casa dei genitori quando il figlio maggiorenne convive con i genitori.
L’ufficiale giudiziario ha l’autorizzazione a pignorare solo i beni del figlio. Quando i genitori non sono in grado di dimostrare che il bene è di loro proprietà e il bene si trova nella stanza del figlio, l’ufficiale giudiziario procederà al sequestro dei beni per procedere al pagamento del debito.
Quando i beni sono dei genitori, questi si possono opporre al pignoramento dei beni con prove come scontrini, fatture o contratti in base all’art. 619 c.p.c. L’opposizione si può fare anche dopo l’avvenuto pignoramento, ottenendo la somma dei loro beni venduti in base all’art.620 c.p.c.
Quando il figlio deve pagare alimenti all’ex coniuge e figli
I genitori rispondono dei debiti dei figli (anche se adulti) quando il figlio maggiorenne deve pagare gli alimenti all’ex coniuge o ai figli ed economicamente non è in grado di farlo. Per far rispondere ai genitori del debito, in questo caso è necessario che anche l’altro ex coniuge sia in uno stato di difficoltà economica.
Secondo gli articoli 433 e seguenti del Codice Civile, si procede a ritroso. Se l’ex coniuge non può pagare, ci si può rivolgere ai figli da altro matrimonio, ai genitori, ai generi e alle nuore, ai suoceri e ai fratelli, in questo ordine. In generale, deve pagare chi è di grado parentale più vicino al debitore. Quando il figlio deve pagare gli alimenti e i genitori sono in grado economicamente di pagare, non si possono legalmente tirare indietro.
Il principio giuridico che sottende alla norma è di tipo solidale da una parte e di garanzia per il creditore dall’altra. Del resto nel rapporto genitori figli lo Stato ha già prodotto norme a garanzia di tipo solidaristico come la legge sull’affidamento fiduciario per figli disabili adulti rimasti orfani dei genitori
Quando i genitori sono garanti
Quando i genitori fanno da garante per un finanziamento che andrà al figlio maggiorenne e questi non paga, l’istituto di credito ha diritto a chiedere il pagamento delle rate ai genitori.
I genitori rispondono perché garanti, come previsto dagli articoli 1936 del Codice Civile e i seguenti articoli 1938 e 2740. Il garante risponde solo per quanto messo a garanzia come patrimonio personale quando si è aperta la procedura di finanziamento.
Si può recedere dalla fideiussione, quindi non essere più il garante di quel finanziamento, inviando una raccomandata alla banca che ha erogato il finanziamento. Questo si interromperà finché non ci sarà un altro garante in sostituzione.