Gli ultimi anni, soprattutto in virtù della difficile situazione pandemica in cui tutto il mondo ha riversato, sono stati caratterizzati da un crescente utilizzo delle piattaforme e-Commerce, ormai anche in Italia utilizzate al pari degli altri paesi. Tra queste, quella principale è sicuramente Amazon, azienda di commercio elettronico che offre ai propri utenti la possibilità di effettuare anche vendite all’estero.
Quali sono i paesi in cui stranieri in cui è possibile vendere su Amazon?
Tra i principali vantaggi di Amazon rientra senza ombra di dubbio quello relativo alla vasta gamma di paesi in cui l’e-commerce permette di vendere. La nota piattaforma online fondata da Jeff Bezos consente di raggiungere la maggior parte dei paesi del mondo, in quanto caratterizzata da gestione logistica e magazzino perfettamente funzionali e, soprattutto, da una grande notorietà che ha contribuito a rendere Amazon la grande azienda che è oggi.
Il marketplace di Amazon è principalmente strutturato negli Stati Uniti ed in gran parte dei paesi d’Europa, ma consente le vendita di articoli anche in diverse nazioni asiatiche e del Sud America (qui la lista dei paesi non raggiunti dal servizio). Proprio i diversi mercati internazionali a cui permette l’accesso rendono la vendita su questa piattaforma quanto di più comodo e pratico possibile. Scegliendo di vendere a livello internazionale, non sarà obbligato procedere con la creazione di un account per ciascun paese, ma sarà possibile gestire la propria attività mediante il medesimo account.
Ovviamente il commercio su Amazon comporta diversi obblighi, soprattutto il rispetto di alcune regole che, se non seguite, potrebbero causare il blocco dell’account. In tal caso, la soluzione ideale è affidarsi a dei professionisti in grado di risolvere il problema attraverso un piano d’azione mirato. Solamente in questo modo, dopo aver compreso le motivazioni della sospensione, sarà possibile inoltrare la richiesta di riattivazione del profilo e, in seguito, prendere ogni precauzione necessaria a evitare che si verifichi nuovamente tale spiacevole situazione.
Vendita in Europa
A conferma della grande organizzazione che caratterizza la piattaforma e della praticità che la contraddistingue vi è il Programma Paneuropeo di Amazon, dedicato solo ed esclusivamente ai venditori che desiderano raggiungere in maniera veloce ed economica migliaia di contatti in tutta Europa. Questo è strettamente legato ai centri di distribuzione, collocati nella maggior parte dei paesi europei e in grado di assicurare una spedizione rapida ed efficace.
Il venditore dovrà quindi occuparsi solamente della vendita, in quanto ogni aspetto relativo alla logistica sarà gestito direttamente da Amazon. I diversi centri logistici di proprietà dell’azienda favoriscono, infatti, consegne rapide e un continuo rifornimento dei magazzini. Discorso differente quello che, invece, riguarda i costi, che sono due. In caso di sottoscrizione al Programma Paneuropeo di Amazon, il venditore è tenuto a pagare solamente la tariffa di logistica locale del marketplace in cui è stato venduto l’articolo. Qualora non si aderisse a tale programma, al costo relativo alla gestione del prodotto andrebbe aggiunta la tariffa di stoccaggio legata al paese in cui viene venduto l’articolo.
Vendita in tutto il mondo
“Vendita globale” è invece il servizio che consente di vendere articoli in paesi situati al di fuori dall’Europa, tra cui ovviamente spiccano quelli dell’America Settentrionale e quelli dell’Asia. L’unico modo per effettuare questo tipo di vendita è creare un account Seller Central e utilizzando l’opzione “Crea offerte a livello internazionale“, abilitando il proprio account alla aree geografiche di interesse.
Anche in questo caso, proprio come avviene quando si effettuano delle vendite tra nazione europee, il venditore è tenuto a sostenere alcuni costi di logistica, il cui pagamento permetterà di sviluppare un’importante rete di vendita worldwide.
Pagamenti relativi alla vendita all’estero
Ogni venditore ha a propria disposizione diverse tipologie di pagamento. La più complessa è quella tramite conto bancario nel marketplace, in quanto richiede la creazione di un’entità giuridica nel paese in questione. Notevolmente più semplice è, invece, il servizio noto come Amazon Currency Converter, sviluppato in maniera tale da permettere ai venditori di ricevere il proprio compenso direttamente sul conto bancario. Tale servizio può essere, però, utilizzato solamente dagli utenti in possesso di un conto domiciliato in un paese supportato da Amazon Currency Converter. In alternativa è sempre possibile convertire la valuta tramite un servizio di terzi.
Logistica e magazzino
Per quanto riguarda le questioni logistiche relativa alla vendita dei prodotti, Amazon offre ai propri utenti la possibilità di optare per due soluzioni differenti: FBM e FBA. Scegliendo la prima il venditore potrà occuparsi autonomamente della logistica, pagando i 39 euro di abbonamento mensili e i costi aggiuntivi relativi al personale, alle spedizioni e a eventuali resi. Caratterizzata dallo stesso presso, ma totalmente differente è, invece, FBA, servizio in cui Amazon si impegna a occuparsi di ogni aspetto della logistica e del magazzino. Anche in questo caso, il venditore è tenuto a sostenere ulteriori costi, tra cui gestione della customer care, stoccaggio dei prodotti e personale.
Amazon e vendita all’estero: un binomio vincente
In conclusione è possibile affermare che, nonostante i costi non indifferenti e l’impegno necessario, vendere all’estero su Amazon permette di raggiungere diversi mercati in maniera semplice e veloce, ancor più se si è pronti a investire tempo e denaro in strategie di marketing mirate, al fine di migliorare il servizio offerto.