L’elicicoltura è una professione che permette di guadagnarsi da vivere ed avere profitti? Ecco una guida pratica ed utile per aiutarti a capire
Sono in tantissimi a domandarsi se l’elicicoltura, ossia un allevamento di lumache, sia un’attività che permetta di avere sostanziosi ricavi, nonostante i costi da sostenere. Questo tema è sempre più sentito, non solo per un aspetto economico, ma anche per il bisogno dell’uomo di tornare ad avere un contatto con la terra cercando una professione nell’agricoltura.
Allevare lumache rientra, da diversi anni a questa parte, tra i mestieri agricoli che stanno sempre più riprendendo piede, ecco perché abbiamo deciso di dedicare una breve guida a questo mestiere e fare chiarezza su certi aspetti ancora non molto delineati: le spese da sostenere e le effettive possibilità di guadagnarcisi da vivere.
Il funzionamento è semplice: si tratta di un’attività che prevede di far fruttare un terreno con un investimento ridotto. Non pensiate che si tratta di soldi facili, come in qualsiasi tipo di lavoro, bisogna mettere in conto fatica ed imprevisti.
Sono sempre più numerosi i siti che spiegano come guadagnare allevando lumache ma spesso sparano numeri senza attenersi ad un business plan e strategie di mercato, risultando alla fine sempre poco attendibili.
Di seguito vi elencheremo i principali investimenti da fare per iniziare l’attività e le relative prospettive di guadagno da elicicoltura.
Costi: quanto si spende
Terreno
È necessario disporre di un terreno in cui stabilire l’allevamento. Chi non lo possiede dovrà provvedere ad acquistarlo o prenderlo in affitto. Gli appezzamenti di terra non edificabili non hanno particolare valore, tanto da parlare di pochi euro al metro quadro, con prezzi che poi variano in base all’area geografica ed alla posizione del terreno stesso. Per iniziare non servono grandi spazi ma è indispensabile l’accesso alla rete idrica e la possibilità di costruire una recinzione.
Recinzione esterna
Il recinto è fondamentale in un allevamento elicicolo così da proteggere le lumache da possibili predatori (quali rettili e topi). La si deve fare in lamiera ed interrarla per circa 30/40 centimetri di profondità.
Recinti per lumache
Oltre alla recinzione esterna servono recinti realizzati con reti apposite, ideate per proteggere le chiocciole dai raggi uv. La dimensione indicativa è di 45×3.5 metri e deve essere dotato di impianto di irrigazione.
Impianto di irrigazione
Per poter allevare lumache bisogna disporre di un impianto di irrigazione con micronebulizzatori.
Riproduttori
La quantità standard di riproduttori è di 30 kg, considerata la misura della recinzione sopra indicata.
Alimenti per lumache
Bisogna comprare sementi di colture utili ad alimentare le lumache, come ad esempio la bietola da taglio. Per gli standard sopra riportati, servono circa 1.6 kg di semi.
Attrezzi
Infine, ma non meno importante, è necessario munirsi di un tosaerba oppure un decespugliatore.
Ricavi: quanto si guadagna
Il guadagno è direttamente proporzionale al numero di recenti, quindi alla dimensione dell’allevamento, alla capacità di riproduzione delle chiocciole ed ai canali di vendita utilizzati.
Vendita gastronomica
Ciascun recinto da 45×3.5 mt produce circa 200 kg di prodotto a stagione. Le lumache sono quotate da 4.5 € al Kg a massimo 12 € al Kg. I canali gastronomici interessati sono: ristorazione, macellerie, sagre e catering.
Bava di lumaca
Un altro guadagno molto importante è quello legato alla bava di lumaca, prodotto molto richiesto nel campo cosmetico.