Ormai da almeno 20 anni in tutto il mondo si parla più frequentemente di riscaldamento climatico e di politiche, di nazioni e di singoli cittadini, per ridurre le proprie emissioni e il danno dell’ambiente.
Una delle tecnologie che è stata maggiormente promossa nel tempo è quella che permette di sfruttare l’energia solare.
Installare pannelli fotovoltaici, oggi, significa non solo tutelare l’ambiente ma investire nella sua salvaguardia. E spesso, guadagnare bene proprio da questa decisione.
Prima di leggere questo articolo ti consigliamo di leggere la nostra guida introduttiva ai sistemi fotovoltaici, che trovi qui: appena l’avrai fatto, torna qui e procediamo in questa scoperta!
I costi di installazione
Anzitutto dobbiamo considerare una vita media per un impianto fotovoltaico domestico di circa 25 anni, e questo significa che è necessario prevedere la sostituzione dei pannelli in all’incirca questo lasso di tempo.
Fino a non molti anni fa un normale impianto di media potenza poteva costare fino a 30.000 euro: una cifra proibitiva per moltissime famiglie, che ha inizialmente scoraggiato molti dall’adozione di questo sistema.
Oggi, possiamo considerare un costo di 2-3.500 euro per kWp prodotto: se consideriamo un normale impianto domestico intorno ai 3 kWp di potenza, oggi sono necessari circa 10.000 euro per l’installazione, con una riduzione ad un terzo del prezzo iniziale. Iniziare oggi significa quindi, già dal primo giorno, investire in modo molto più profittevole.
La bolletta
Autoproducendo una buona quota dell’energia necessaria per la casa è possibile vedere un ampio ribasso della bolletta: con gli impianti più performanti e di ultima generazione, affiancati ad un accumulatore (come una grande batteria) che permette di sfruttare l’energia raccolta durante il giorno anche nelle ore senza sole, è possibile ridurre la bolletta fino al 90% del suo costo totale. Anche in questo caso il metodo fotovoltaico permette di investire in modo molto capitalizzante il proprio denaro.
La manutenzione
La quantità di energia prodotta da un impianto fotovoltaico, a parità di qualità dei materiali e di installazione, dipende fondamentalmente da un elemento: quanto viene ben curato nel tempo. La più importante delle pratiche di manutenzione è la pulizia periodica dell’impianto, almeno annuale ma anche più frequente se si vive in regioni molto ventose, o esposte a pioggia di sabbia o cenere lavica. Una pulizia regolare permette non solo di allungare al massimo la vita dell’impianto (riducendo ulteriori costi di installazione), ma permette di raccogliere in modo più efficace l’energia. In questa pratica guida che spiega come pulire i pannelli fotovoltaici è possibile avere qualche spunto, sia per agire con il fai-da-te, sia per scegliere un’azienda dedicata che se ne occupi.
Come investire
Nella prima parte dell’articolo abbiamo parlato più che altro di come risparmiare con l’utilizzo del fotovoltaico: iniziando dai materiali più di qualità, fino alla manutenzione e alla riduzione della bolletta energetica.
Con questo metodo è però letteralmente possibile guadagnare denaro, investendo in energia solare e in strumenti ad essa correlati. Ovviamente, come per tutti gli investimenti, è necessario fare una valutazione economica accurata e studiare a fondo questo sistema prima di cominciare.
Detto questo, i seguenti sono i due metodi di investimento sull’energia solare più frequenti:
- investire con l’acquisto di titoli in aziende che studiano le energie rinnovabili e producono o installano strumenti per il loro consumo. In questa pagina è possibile reperire informazioni sul tema;
- mettere a rendita fotovoltaica un terreno altrimenti inutilizzato, installando pannelli performanti e vendendo l’energia di surplus, oppure vendere in rete l’energia non consumata dall’impianto domestico. In questo articolo è spiegata la normativa più recente sul tema e può essere un buon punto di partenza.