Impianto fotovoltaico stand alone: tutto quello che devi sapere

In tempi di rivoluzione green tech, ormai non più rimandabile, come leggiamo in questo articolo di blogmog.it, dedicato alla rivoluzione green, passare alle energie rinnovabili, come il fotovoltaico, rappresenta la miglior soluzione per fare la propria parte, ottenendo anche un certo risparmio in bolletta.

 In questo articolo, parliamo di impianto fotovoltaico Stand Alone, detto anche “Impianto fotovoltaico a isola”, una soluzione ideale quando non è possibile collegarsi alla rete elettrica.

Dopo aver spiegato cos’è e di quali parti essenziali si compone, provvederemo a proporre una stima generale dei costi.

Impianto fotovoltaico a isola: cos’è e chi può installarlo

Già nel concetto di isola è espressa, in maniera molto efficace, la caratteristica principale di questa tipologia di impianto fotovoltaico.

Si tratta, infatti, di impianti che sono “isolati” dalla rete elettrica nazionale e sono collegati direttamente al sistema domestico, per alimentare gli elettrodomestici e soddisfare le utenze quotidiane dell’abitazione.

 In quali situazioni viene installato un impianto fotovoltaico stand alone?

 In tutte quelle situazioni in cui non vi è possibilità di allacciarsi alla rete elettrica nazionale.

Ad esempio, immagina di dover alimentare una piccola baita in montagna, oppure di voler rendere autosufficiente un piccolo van o camper: in tutti questi casi adotterai soluzioni Stand Alone, che sfrutteranno l’energia solare per produrre energia elettrica finalizzata unicamente all’autoconsumo.

Esistono, in realtà, anche soluzioni ibride: si tratta di impianti fotovoltaici collegati alla rete nazionale, ma che utilizzano la corrente elettrica non autoprodotta solo in caso di emergenza, ma senza immissione di energia in rete.

Qual è la differenza tra un impianto Off Grid e un impianto Grid Connected?

Quando parliamo di grid connected ci riferiamo al classico impianto tradizionale, connesso alla rete elettrica nazionale.

In questo caso, l’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici viene in parte autoconsumata, in parte immessa nuovamente in rete.

Attraverso meccanismi come lo Scambio sul Posto, che puoi approfondire su questa pagina del GSE, utilizzi la rete elettrica come una sorta di “riserva energetica virtuale”: in pratica, quando ti occorre energia elettrica per far fronte alle tue esigenze domestiche, utilizzi parte dell’energia che tu stesso hai dato alla rete, ottenendo un rimborso in bolletta per i kWH che hai ceduto.

Se ti sembrano concetti complessi o un po’ ostici, ti segnaliamo Confronta-Facile.com, ricchissimo di informazioni semplici, accessibili e sempre aggiornate: perfetto per i consumatori come te, attenti a scegliere in maniera informata e consapevole,

Con l’impianto off Grid, invece, sei completamente autosufficiente dal punto di vista energetico: attraverso il collegamento a un sistema di accumulo, le utenze domestiche sono sempre soddisfatte in autonomia, senza usufruire della corrente elettrica prelevata dalla rete.

Com’è fatto un impianto fotovoltaico Stand Alone

La scelta di installare un impianto fotovoltaico off grid, ha un’importante implicazione, perché comporta automaticamente la totale autosufficienza energetica.

 In altre parole, il tuo impianto fotovoltaico deve essere progettato per garantire il soddisfacimento di tutte le tue utenze domestiche: dal momento che non sei completamente collegato alla rete elettrica nazionale, non potrai attivare la corrente elettrica pigiando su un interruttore.

Quindi, diventa fondamentale dimensionare correttamente l’impianto fotovoltaico e dotarsi di batterie di accumulo capaci di stoccare energia sufficiente a coprire per intero il fabbisogno energetico dell’abitazione.

Nello specifico è importante dimensionare opportunamente i pannelli fotovoltaici, che puoi approfondire leggendo questa pagina di wikipedia, l’inverter e le batterie di accumulo.

L’importanza dell’inverter nell’impianto fotovoltaico stand alone

Nel contesto di un sistema fotovoltaico off-grid, uno degli elementi chiave è l’inverter, spesso di tipo batteria. La sua funzione fondamentale è convertire l’alimentazione in corrente continua immagazzinata nelle batterie in una forma utilizzabile di corrente alternata, inviandola ai carichi come una normale presa di casa.

Gli inverter sono disponibili in varie dimensioni, in grado di gestire carichi più o meno consistenti a seconda delle necessità del sistema.

Il sistema di accumulo è fondamentale per l’impianto fotovoltaico off grid

Come probabilmente avrai già capito, non potendo fare affidamento sull’energia elettrica prelevata dalla rete, in un impianto fotovoltaico off grid un buon sistema di accumulo è di vitale importanza.

Le batterie al litio possono rappresentare la soluzione più sicura ed efficiente, poiché non emettono gas, non richiedono ventilazione e non necessitano di manutenzione periodica come le batterie al piombo.

La loro composizione chimica, a base di litio ferro fosfato, permette di gestire numerosi cicli di carica, conferendo alle batterie al litio un vantaggio significativo proprio nelle applicazioni solari off-grid.

Rispetto alle batterie al piombo, garantiscono, inoltre, una maggiore profondità di scarica, un numero superiore di cicli di carica, una ricarica più rapida e una durata complessiva superiore, con alcune aziende che offrono garanzie fino a 10 anni. Inoltre, offrono maggiore flessibilità. se si decide di espandere il banco di batterie e occupano minor spazio.

Quanto costa un impianto fotovoltaico stand alone

Proprio per la necessità di garantire l’autosufficienza energetica dell’abitazione, installare un impianto fotovoltaico stand alone comporta dei costi più alti rispetto a un impianto tradizionale.

Considera indicativamente un costo di circa 5.000 € per ogni kW di capacità installata in una soluzione chiavi in mano.

Tale costo elevato è principalmente attribuibile ai componenti essenziali da installare, tra cui le batterie per l’accumulo, il regolatore di carica, accessori di gestione e componenti elettrici più sofisticati.

Le batterie per l’accumulo costituiscono un elemento cruciale, il cui prezzo varia in base al modello e ai pezzi specifici richiesti.

Considera che per un impianto da 6 kW, sarebbe opportuno acquistare una batteria di accumulo dai 10 ai 14 kWh di capacità, che ha un costo variabile a partire da circa 4.000€ (considerando un costo di fabbrica sui 370/400 €/ kWh).

Ti ricordiamo che puoi beneficiare di detrazioni fiscali, previste dal decreto ristrutturazioni, come puoi leggere in questo articolo.