Si va sempre di più verso la stagione dell’autunno-inverno e ci si prepara inevitabilmente, specie al Nord della penisola, ad affrontare il problema umidità.
La combinazione di fattori quali l’abbassamento climatico, la pioggia e la nebbia porta all’umidificarsi delle case e dei grandi capannoni.
L’effetto si sente alla lunga e le conseguenze sanitario-ambientali ed economiche dell’accumularsi di vapore acqueo sono considerevoli. Ecco perché servono accorgimenti per evitarla.
Noleggio di un deumidificatore: perché
Infatti, l’umidità in eccesso comporta inevitabilmente la creazione di muffe e batteri ed inoltre può essere dannosa per quelle macchine industriali, quelle apparecchiature informatiche, quelle sanitarie od agro-alimentari che possono subire danneggiamenti, se poste in ambienti umidi.
Più che pensare a coprire o tenere lontano questi oggetti dall’ambiente umido sarà utile provvedere al noleggio di elementi deumidificatori che aspirano l’aria e la raffreddano con apposite ventole. Anche per il personale che lavora in questi enormi stock, le nuove norme igienico-sanitarie richiedono rigorosissima attenzione nei confronti dei dipendenti e delle condizioni di lavoro.
Pur tuttavia questi deumidificatori, specie quelli pensati per impianti di stoccaggio o per capannoni hanno un costo non irrisorio e quindi l’acquisto rappresenta un investimento in più. Di contro il noleggio, invece, garantisce i benefici nel periodo della stagione fredda, ma con un impegno economico di gran lunga ridotto.
Solo i deumidificatori svolgono questo ruolo o sono possibili altri accorgimenti?
Cosa fare per evitare umidità nei magazzini
Per scongiurare che l’umidità procuri danni costosissimi agli elementi di stoccaggio servono certamente strumenti ed adeguate misure di prevenzione. Per prima cosa, tramite dei registratori appositi, va sempre tenuta in considerazione la temperatura dei magazzini.
Anche la ventilazione va spesso revisionata, perché incide notevolmente nel ridurre la nascita di muffe o di batteri. Generalmente è sconsigliato incellofanare casse o scatole, ma se il materiale è impermeabile allora va benissimo coprire gli stock.
Un’altra ottima cosa è chiudere le scatole con nastri adesivi molto resistenti al proliferare dell’umidità. Spesso l’apporto maggiore di umidità arriva dal suolo e quindi dotarsi di strutture con scaffalature o pallet certamente inibisce o riduce di molto il rischio di contatto diretto con l’umidità.
Come scongiurare l’umidità durante il trasporto
Il problema dell’ambiente umido non si concentra solo nella fase di conservazione delle scatole o altri prodotti, ma si registra anche in quella di trasporto. Infatti, molto spesso l’umidità si crea dentro i sacchi stessi destinati poi ai container.
Recentemente sono stati messi a punto dei sacchetti fatti con sali disidratanti che offrono notevoli vantaggi in questa situazione. In particolare, questo tipo di imballaggio non soffre l’effetto di variazione di temperatura fra la notte e il giorno ed è pensato per assorbire quanto più possibile l’umidità.
Per le merci, di qualunque natura esse siano, non ci sono rischi di danni, perché questi sacchetti non contengono elementi tossici ed in più evitano ulteriori costi di imballaggio successivi alla fase di trasporto, perché possono essere utilizzati anche nei piccoli magazzini o punti di raccolto.
L’umidità sia nelle situazioni di stoccaggio sia in quelle di imballaggio e trasporto è un nemico invisibile che può creare inconvenienti gravi e a cui è difficile porre rimedio. Ecco perché è importante scongiurare la nascita dell’umidità stessa e fare in modo che la merce arrivi nei punti vendita senza aver subito danneggiamenti.