Simbolo di femminilità frizzante e sensuale, la minigonna è un classico dell’abbigliamento femminile a partire dagli anni ‘60. Tutte le donne dovrebbero possedere una mini, in tagli, fogge, tessuti e stampe diverse a seconda di gusti e stili di vita, per la sua versatilità fresca e divertente.
Scopriamo insieme le origini storiche della minigonna e alcuni consigli di abbinamento per tutti i gusti!
L’eredità di Mary Quant
Siamo nel 1963, e la stilista inglese Mary Quant (scomparsa da poco) mette per la prima volta sul mercato una gonna decisamente più corta rispetto alle morigerate e sobrie lunghezze a cui la popolazione era abituata per gli abiti femminili. Se è vero che già tra gli anni ‘40 e ‘50 gli orli di abiti e gonne si erano accorciati, con Mary Quant la minigonna viene definitivamente sdoganata.
La storia della minigonna è però più complessa di così. Alcune testimonianze attribuiscono la paternità di questo capo d’abbigliamento a costumisti o a stilisti uomini, come André Courrèges, John Bates o Helen Rose.
Quel che è certo è che negli anni ‘60 la femminilità stava assumendo un sapore completamente diverso da quello che aveva sempre avuto. Consumatrici più giovani si potevano affacciare al mercato e desideravano capi comodi, non troppo aderenti, con cui ballare, correre, saltare e divertirsi. Lo sdoganamento della consapevolezza e della sensualità ha fatto in modo che le gambe venissero scoperte più volentieri, sfidando lo status quo della moda e della cultura dell’epoca.
Insomma: la minigonna era entrata nel mito.
Come abbinare la minigonna
Abbinare una minigonna è in realtà estremamente semplice: basta infatti fidarsi e affidarsi al gioco delle proporzioni. Ecco alcune regole di stile sempre valide:
- considerata la lunghezza ridotta della gonna, è meglio abbinarla con un capo più coprente e più sobrio nella parte superiore del corpo;
- le calze, i collant e i calzini possono diventare un accessorio davvero di stile della gonna, capace di dare all’intero look un’aria più romantica, oppure più rock, o ancora da studentessa;
- non ci sono vere e proprie limitazioni per le scarpe: la minigonna si abbina in modo perfetto con gli stivali (alti o bassi), con le sneakers, i mocassini, i sandali e i tacchi;
- una grande differenza nello stile lo fa la scelta del tessuto della minigonna. Il giusto tessuto conferisce versatilità al capo, rendendolo adatto a tutte le stagioni con i giusti accorgimenti.
Tipi di minigonne da avere assolutamente
Ci sono almeno quattro tipi di minigonne che ogni donna dovrebbe possedere per poter sfruttare al massimo questo capo di abbigliamento.
Il primo è la tipologia a tubo.
Aderente, senza tasche o applicazioni, in un colore neutro. Si può adattare dal giorno alla sera cambiando gli altri capi e gli accessori. Può anche essere resa più sportiva, se abbinata ad esempio alle sneakers.
La seconda è la gonna svasata.
Valorizzante anche per fisicità più robuste, una gonna corta svasata colorata e trendy cattura tutta l’attenzione dell’outfit, per un tocco vintage senza sforzo. Se la fantasia è particolarmente vistosa, meglio abbinarla con capi sobri, dalle linee pulite e minimali.
La terza tipologia è la gonna cargo.
Dallo stile ispirato ai pantaloni da lavoro, presenta applicazioni, stringhe e tasche abbondanti sulla superficie. In questo caso è necessario fare attenzione ai volumi: dove sono presenti le tasche il corpo sembrerà otticamente più abbondante. Un ottimo strumento per aggiungere un po’ di curve su un corpo molto asciutto!
L’ultima tipologia è la gonna a ruota o a plissè.
Romanticissima e classica, la gonna a ruota avvolge il corpo fluttuando con i movimenti. In modo simile, in plissè valorizza anche le fisicità più importanti nascondendo nel movimento del tessuto i piccoli difetti.