Bicarbonati di Potassio: Scopriamo insieme come viene utilizzato in agricoltura

L’uso del bicarbonato di potassio in agricoltura è consigliato come prodotto ideale e non tossico per combattere l’infestazione delle colture da parte di funghi particolarmente nocivi.

Si tratta, infatti, di una sostanza nutriente che, in natura, si trova in quasi tutti gli organismi viventi, animali e piante non, ovviamente, nella forma che conosciamo tutti, ma come kalicinite, un minerale composto da carbonio, idrogeno, ossigeno e potassio.

Le caratteristiche e gli usi comuni del bicarbonato di potassio

Il bicarbonato di potassio fisicamente è bianco, cristallino e non emana nessun odore. È molto usato in medicina per le sue qualità antiacide che neutralizzano gli effetti dell’eccesso di acido gastrico e come integratore di potassio. Come eccipiente è diffuso in diverse preparazioni farmaceutiche.

La principale applicazione del bicarbonato di potassio si trova, comunque, nell’industria alimentare e in particolare nella produzione di bevande. Nel vino, ad esempio, è utilizzato come stabilizzante.

A differenza del bicarbonato di sodio, il bicarbonato di potassio contiene azoto, un’importante sostanza nutritiva per tutte le piante.

Fertilizzante e fungicida organico: gli usi del bicarbonato di potassio nelle coltivazioni

In agricoltura, soprattutto in quella biologica, l’uso del bicarbonato di potassio si sta diffondendo enormemente, soprattutto perché, trattandosi di una sostanza perfettamente solubile in acqua, si presta a essere applicato a ogni tipo di coltivazione. Usato nella giusta proporzione può ridurre l’acidità nel terreno.

Viene utilizzato per fertilizzare il terreno e, in particolare, come prezioso fungicida in sostituzione dello zolfo o del rame, entrambi ritenuti potenzialmente tossici per alcune colture specifiche (ad esempio, per le piantagioni di melone).

Il bicarbonato di potassio è un fungicida organico utilizzato principalmente per prevenire le più comuni patologie delle piante, come l’Alternaria (dannosissimo fungo che colpisce principalmente i pomodori), la crosta di mela, la macchia nera degli agrumi, la peronospora, la botrite, le muffe, la phytophthora, l’oidio delle viti e la macchia fogliare di Septoria.

Come agisce il bicarbonato di potassio sui funghi delle piante

Una volta che i funghi attaccano le piante, come gli agricoltori sanno bene, è molto difficili eliminarli. I raccolti possono essere rovinati in modo irreparabile. L’uso del bicarbonato di potassio può avere effetti positivi, migliorando la situazione e salvando una percentuale significativa dei frutti.

Il bicarbonato di potassio, infatti, coprendo completamente le foglie, riesce a rallentare in modo significativo la crescita delle muffe e, in alcuni casi, arriva addirittura a uccidere tutte le spore con benefici evidenti sulla produzione dei frutti.

Come deve essere usato il bicarbonato di potassio sulle piante

Affinché il bicarbonato di potassio funzioni efficacemente, deve essere utilizzato in soluzione.

Negli ultimi anni, con la crescente attenzione verso l’agricoltura biologica, si è diffuso l’uso azzardato di soluzioni artigianali fatte in casa. In realtà, le soluzioni casalinghe in genere utilizzano oli per l’orticoltura che, se non perfettamente dosati, possono avvelenare le piante.

È meglio, quindi, ricorrere a miscele prodotte industrialmente o da mani esperte e competenti.

Il bicarbonato di potassio salva l’uva e il ribes bianco dai funghi

Una particolare applicazione benefica del bicarbonato di potassio riguarda le viti, sia di uva da tavola che di uva spina, nota anche come ribes bianco. L’oidio, la temibile muffa bianca che può devastare interi vigneti, infetta in maniera grave i germogli, gli steli e i frutti mettendo a rischio il raccolto.

Come fungicida in questo tipo di coltivazioni non si può assolutamente usare lo zolfo perché potrebbe provocare lo sbiancamento degli acini e la bruciatura dei germogli. Il bicarbonato di potassio diventa, di conseguenza, una valida e utile alternativa la cui efficacia è stata scientificamente testata in studi recenti.

Si è rilevato, infatti, che quattro trattamenti con bicarbonato di potassio, due preventivi e due curativi, possono salvare il 90% del raccolto in caso di infestazione di muffa bianca.

Conclusioni

Il bicarbonato di potassio può, quindi, essere utilizzato in agricoltura in alternativa a fungicidi che possono avere ripercussioni tossiche sia sulle piante che sugli uomini.

È opportuno valutarne l’uso con attenzione, attenendosi alle indicazioni dei produttori di soluzioni specifiche.