Molto spesso ci si chiede quando è obbligo iscriversi alla Camera di Commercio e soprattutto, quando le ditte individuali devono necessariamente essere iscritte presso la locale Camera di Commercio. Innanzitutto, bisogna prendere in considerazione una serie di fattori quando si fa questo passo ed in particolare, le caratteristiche dell’impresa.
Spieghiamo immediatamente cosa prevede l’iscrizione alla Camera di Commercio e la ditta individuale. Il registro delle imprese è la cosiddetta anagrafe delle imprese quindi, quando ci si avvicina alla Camera di Commercio, sarà possibile trovare tutti i dati, la Costituzione, le modifiche, le cessazioni di ogni azienda che esiste di qualunque forma giuridica e di qualunque settore.
La Camera di Commercio è sotto la vigilanza di un giudice che viene delegato dal presidente del tribunale ed è proprio questo istituto a tenere sotto controllo le aziende.
Il Registro delle imprese e quindi, alla Camera di Commercio, sono tenuti a iscriversi tutti gli imprenditori delle ditte individuali e non solo, che svolgono determinati tipi di attività. In particolare, bisogna necessariamente iscriversi se si ha una ditta di qualche genere che lavora nell’ambito della produzione di beni e servizi, oppure nell’intermediazione della circolazione dei beni.
Chi ha l’obbligo di iscrizione alla camera di commercio?
Ad avere l’obbligo di iscriversi alla Camera di Commercio sono anche gli imprenditori che hanno delle attività di trasporto di cose, di persone per terra, acqua e per cielo, nonché coloro che lavorano nell’ambito dell’attività bancaria ed anche quella assicurativa, oppure nell’ambito dell’attività ausiliaria. Inoltre, hanno l’obbligo di iscriversi alla Camera di Commercio, anche le aziende che lavorano come attività agricola, oppure in qualunque altro settore che riguarda il punto di vista economico.
Esistono inoltre due sezioni del registro delle imprese: quello ordinario e quello speciale. In quello ordinario devono iscriversi gli imprenditori che esercitano un’attività industriale che riguarda beni, servizi, attività di circolazione dei beni, attività di trasporto, attività bancaria o quelle ausiliarie già descritte, ma anche i consorzi di enti pubblici, i consorzi di tipo privato, le aziende speciali, le società estere con sedi in Italia e quelle commerciali, nonché le società cooperative. Invece, si devono iscrivere nella sezione speciale gli imprenditori agricoli, i piccoli imprenditori, ma anche le società semplici e quelle di avvocati, mentre vengono a loro volta annotate le imprese di tipo Artigiano.
L’obbligo di iscrizione alla camera di commercio vale anche per le start up e per le piccole e medie imprese di tipo innovativo che hanno un’apposita sezione speciale da prendere in considerazione: è chiaro che, in base al tipo di attività, ci sono diversi costi di iscrizione alla camera di commercio che vanno analizzati prima di effettuare questo passo anche nell’ottica dell’organizzazione delle spese necessarie per aprire un’attività di tipo commerciale, oppure imprenditoriale.