La gastroenterite virale è nota e diffusa, sia tra gli adulti sia tra i bambini. È possibile curare una influenza intestinale? Sono sufficienti alcuni rimedi pratici e comportamentali. Scopriamo di più.
Quali sono i sintomi dell’influenza intestinale?
La gastroenterite virale o influenza intestinale è una malattia dovuta a una infiammazione dello stomaco e/o dell’intestino. Questo disturbo è in genere causato da alcuni virus e tra i sintomi più comuni troviamo vomito e/o diarrea, oltre a un malessere intestinale diffuso:
- Diarrea;
- Nausea e/o vomito;
- Crampi addominali (mal di pancia o mal di stomaco).
Potrebbero anche comparire altri sintomi, come ad esempio:
- Mal di testa;
- Febbre;
- Brividi;
- Sudorazione eccessiva;
- Rigidità e dolore muscolare;
- Perdita (incontinenza) delle feci;
- Inappetenza/perdita di appetito.
La gastroenterite virale può dare luogo a una disbiosi intestinale
L’influenza intestinale mette a dura prova il delicato equilibrio del nostro intestino. In esso coesistono numerosi microrganismi, in parte buoni e in parte potenzialmente dannosi, in equilibrio tra loro e con il nostro organismo (eubiosi). Quando questo equilibrio si altera, per differenti fattori e condizioni (tra cui la gastroenterite virale), si parla di disbiosi intestinale.
I batteri che costituiscono la microflora intestinale sono numerosissimi e differenti per ceppo, specie e genere. Quando è in equilibrio, la microflora del tratto gastrointestinale contribuisce a mantenere lo stato di salute dell’intero organismo, svolgendo in particolare alcune, importanti azioni:
- Interagisce con il sistema immunitario;
- Funziona come una barriera contro le infezioni, producendo sostanze protettive;
- Contribuisce ad attivare diverse funzioni metaboliche necessarie alla nostra salute;
- Assimila importanti nutrienti e minerali, come ad esempio calcio, magnesio, ferro.
In tutti i casi di disbiosi intestinale e per contribuire all’equilibrio dell’intestino alterato dalla gastroenterite virale, è utile assumere fermenti lattici ad azione probiotica. Si tratta di batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di equilibrare la microflora intestinale alterata.
La microflora intestinale varia da un individuo all’altro (si parla di impronta digitale batterica o fingerprint batterico); come abbiamo visto, il nostro intestino è popolato da una moltitudine di microrganismi, tra cui una folta varietà di batteri buoni, diversi per ceppo, specie e genere. Quindi è importante assumere prodotti contenenti fermenti lattici di diversi ceppi, specie e genere perché agiscano in sinergia e con una maggiore probabilità di colonizzare l’intestino, integrare i microrganismi mancanti, favorire la ricchezza e l’abbondanza delle diverse specie microbiche nell’intestino (diversità batterica).
Anche quando si è in buona salute generale, contribuire a mantenere una condizione di equilibrio (eubiosi) dell’intestino è fondamentale per il benessere e l’equilibrio complessivo del nostro organismo.
Rimedi pratici in caso di influenza intestinale
Nella maggioranza dei casi, l’influenza intestinale si risolve da sola nell’arco di qualche giorno. Sarà il medico a suggerirci, eventualmente, una terapia specifica. Tuttavia, possiamo mettere in pratica alcuni consigli di salute.
Igienizzarsi le mani con attenzione per non diffondere il contagio
Laviamoci le mani prima di toccare oggetti o manipolare alimenti, soprattutto a casa, per evitare il contagio tra familiari, ma anche fuori casa (sui mezzi pubblici) e una volta giunti al lavoro.
Bere molto per reintegrare i liquidi
Con la diarrea si perdono liquidi e sali minerali fondamentali per il funzionamento dell’organismo. Beviamo almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Evitiamo bevande troppo fredde o troppo calde perché stimolano il movimento intestinale. Evitiamo il caffè perché ha un’azione lassativa. Se presente anche il vomito, è probabile che il nostro stomaco non tolleri l’acqua. Possiamo quindi bere camomilla o tè deteinato tiepidi, poco zuccherati. Beviamo a piccoli sorsi per abituare stomaco e intestino all’assunzione di liquidi.
Assumere (eventualmente) soluzioni reidratanti orali
Soprattutto nel caso di bambini, attenzione alla disidratazione. Le soluzioni reidratanti orali vendute in farmacia contengono sali minerali e zuccheri in specifiche proporzioni. Possono essere utili anche per gli anziani, particolarmente a rischio di disidratazione. Il medico può decidere di prescriverle per contribuire a ripristinare l’equilibrio idro-salino.
Scegliere alimenti ad azione remineralizzante e costipante
Per favorire il benessere di stomaco e intestino, preferiamo una dieta leggera e cibi semplici, come pasta, pollame, pesce magro, patate lesse, riso, ma anche banane, mele e carote cotte. Sospendiamo temporaneamente il consumo di legumi, frutta e ortaggi crudi, per via dell’alto contenuto di fibre, a effetto lassativo. Le fibre andranno poi nuovamente integrate nella dieta, una volta guariti. Latte e latticini, se già normalmente non tollerati, potrebbero aggravare il disturbo. Meglio latte senza lattosio, formaggi stagionati e yogurt.