Conosci le curiosità sul leylandii?

Il Leylandii ha bisogno di irrigazioni moderate ma molto frequenti. È importante sia non lasciar seccare completamente il terreno che non inzupparlo esagerando con il quantitativo d’acqua. In primavera la piovosità stagionale potrebbe essere sufficiente. Nel caso in cui le precipitazioni atmosferiche si facciano attendere per oltre una settimana, dovremo intervenire supportandole con un’annaffiatura non troppo abbondante. Ovviamente se disponiamo di pochi esemplari di Leylandii disposti su una piccola area di terreno, potremo ricorrere all’annaffiatoio manuale. In alternativa provvederemo ad installare un vero e proprio impianto di irrigazione. La migliore soluzione sarebbe un impianto a goccia, in modo da irrigare solo la base della pianta evitando di bagnare la parte aerea. L’ideale sarebbe disporre di un impianto dotato di timer automatico per programmare le irrigazioni dopo il tramonto o al mattino.

La coltivazione del Leylandii è abbastanza semplice. La pianta si svilupperà naturalmente e sarà necessario limitare la crescita in altezza. Essendo a tutti gli effetti una varietà di cipresso può raggiungere oltre 25m di altezza. Avendo scelto di coltivare il Leylandii per ottenere una siepe sarà, quindi indispensabile programmare almeno due potature, rispettivamente in primavera e durante l’autunno. Nel periodo invernale, invece, non ci sarà bisogno di intervenire. Va considerato che lo sviluppo medio di questa pianta è di 1m o addirittura 2m l’anno nelle condizioni climatiche ideali. Durante la fase di potatura cercheremo anche di dare una forma geometrica regolare alla siepe di Leylandii. Per potare la pianta potremo utilizzare strumenti manuali, elettrici o a scoppio, verificando comunque che non siano arrugginiti e che l’attrezzatura da taglio sia affilata, senza strappare i rami danneggiandoli.

Il Leylandii si adatta bene a tipologie di terreno diverse, compresi quelli non troppo fertili. La condizione indispensabile, tuttavia, è che le radici riescano ad assorbire acqua e nutrimenti dal substrato. Prima del trapianto a dimora, dunque, prepareremo la terra vangandola e zappandola, cercando di evitare la formazione di zolle, irregolarità, pozzanghere. Aggiungeremo del fertilizzante organico che acquisteremo presso il negozio di giardinaggio. Oppure ricorreremo semplicemente a del letame maturo e del compost naturale. Dopo aver ricoperto con altra terra aspetteremo che i nutrienti agiscano per almeno un paio di settimane. Quando andremo a mettere a dimora la pianta preleveremo l’intero panetto di terra contenuto nel vaso in cui l’abbiamo acquistata. Faremo molta attenzione a non sciupare il delicato apparato radicale, la metteremo nella buca che misurerà almeno il doppio del vaso e metteremo sopra altra terre ricompattando leggermente.

La pianta di Leylandii si può adattare in tutte le zone d’Italia, sia nei contesti costieri che in quelli collinari. Bisognerebbe adottare l’unico accorgimento di evitare le esposizioni ai venti troppo intensi. Il difetto di questa pianta, che è stata incrociata tra due varietà diverse, è l’apparato radicale che non è particolarmente forte. Per cui le intemperie più violente potrebbero buttare giù la pianta. Per quanto riguarda le temperature, invece, non ci sono problemi relativi alle estati calde e nemmeno agli inverni freddi. Il Leylandii può resistere anche per periodi caratterizzati da gelate e nevicate, con temperature ben al di sotto dello zero. Quando arriverà la primavera e la ripresa vegetativa sarà naturalmente stimolata, questa pianta riprenderà a crescere vigorosamente. Il Leylandii può essere attaccato da parassiti e patologie fungine che vengono combattute acquistando un prodotto antifungino o antiparassitario apposito.