Corsi antincendio le norme e cosa c’è da sapere

I corsi antincendio sono essenziali per tutti coloro che lavorano in un’azienda. In effetti, ogni azienda deve necessariamente annoverare nel proprio organico alcuni addetti che hanno seguito questo corso e che sanno come comportarsi qualora dovessero affrontare un incendio.

Per questa ragione, è essenziale seguire dei corsi antincendio di buona qualità, che possano essere davvero utili. Tuttavia, quali sono le norme da seguire quando si parla di questi corsi? E quali cose bisogna sempre sapere prima di seguirli? Ecco tutte le informazioni al riguardo, così da avere un quadro completo sulla situazione.

L’importanza di un corso antincendio per un’azienda

Un corso antincendio è fondamentale per qualsiasi azienda. Infatti, questo corso è obbligatorio per legge per tutte le aziende che hanno almeno un dipendente. Perché? Semplice, perché un corso simile addestra i lavoratori e permette di aumentare la sicurezza sul luogo di lavoro. In questo modo, anche se dovesse scoppiare un incendio, i dipendenti sanno esattamente come comportarsi e possono ridurre al minimo i rischi di infortuni o conseguenze peggiori.

Ma qual è la legge che definisce l’obbligo di un corso antincendio per le aziende? Si tratta del Decreto Legislativo 81/08, che si può trovare anche in Gazzetta Ufficiale. Quest’ultimo viene regolato dalle indicazioni fornite all’interno del DM 10/03/1998 e dall’articolo 46 del Testo Unico sulla Sicurezza.

Se il corso antincendio per un’azienda rappresenta un obbligo, per i lavoratori è sia un diritto che un dovere. Infatti, un dipendente deve avere il diritto di sapere cosa fare qualora dovesse affrontare una situazione di pericolo sul luogo di lavoro ma deve anche avere il dovere di informarsi al riguardo e acquisire le dovute conoscenze.

Non sono rari i casi nei quali in seguito a un incendio in un ambiente di lavoro, chi ha seguito un corso antincendio ha potuto comportarsi in modo ottimale, salvando la sua vita e anche quella dei suoi colleghi.

Cosa fa un addetto antincendio?

A questo punto, è importante comprendere cosa fa un addetto antincendio e quali sono i suoi compiti. In effetti, i compiti di un addetto antincendio si dividono in due situazioni specifiche: durante l’attività lavorativa normale e ovviamente durante una situazione di emergenza.

Per questo motivo, è importante analizzare prima quelle che sono le mansioni che un addetto antincendio deve svolgere durante la normale routine lavorativa. In questo periodo di tempo, un addetto ha la responsabilità di verificare e controllare le attrezzature antincendio presenti in azienda e sul luogo di lavoro. Inoltre, deve anche occuparsi di verificare le situazioni di rischio che possono verificarsi durante l’orario lavorativo e prevenirle stilando dei piani precisi da seguire.

A ciò si aggiungono le attività e le mansioni che un addetto deve svolgere durante una situazione di emergenza. In questo caso, le attività da svolgere si moltiplicano e diventano fondamentali per assicurare sicurezza e protezione a tutti i membri dell’azienda. Nel dettaglio, le attività da svolgere sono:

  • Provvedere alla verifica e all’attivazione del piano di emergenza
  • Verificare quelli che sono i potenziali rischi in base alla situazione
  • Attuare le misure di sicurezza per proteggere i colleghi
  • Avvisare coloro che sono stati nominati come addetti alla gestione emergenze
  • Supportare tutti gli interventi delle autorità intervenute sul posto
  • Aiutare tutti ad evacuare, raggiungendo i già designati punti di ritrovo
  • Segnalare la fine dell’emergenza, una volta che il pericolo è svanito
  • Controllare che tutti gli impianti funzionino adeguatamente alla fine dell’emergenza

Come si è potuto vedere, un addetto antincendio ha delle responsabilità molto importanti che possono addirittura salvare la vita. Dunque, è importante che riceva una formazione adeguata e che sappia esattamente come muoversi.

Chi deve partecipare ai corsi antincendio?

Come detto in precedenza, le aziende che hanno almeno un dipendente devono far partecipare il lavoratore a un corso antincendio. Inoltre, secondo la normativa precedente, il titolare di un’azienda, se non aveva più di 5 dipendenti, poteva essere egli stesso l’addetto antincendio. Se però i dipendenti erano maggiori di 5, allora il titolare avrebbe dovuto nominare uno o più addetti antincendio e assicurare a questi ultimi la dovuta formazione.

Ora però le normative sono state aggiornate. Infatti, dopo la modifica effettuata all’articolo 20 del Decreto Legislativo 151/2015, il datore di lavoro può essere nominato addetto antincendio anche se ha più di 5 dipendenti nella propria azienda. Ad ogni modo, ciò non significa che il titolare debba essere necessariamente l’unico addetto antincendio in un’azienda. Il titolare può sempre nominare altri addetti e fornire loro una formazione adeguata.

Inoltre, c’è da sapere che esiste una categoria di azienda che può fare a meno degli addetti antincendi. Si tratta delle imprese familiari. Secondo la legge, in questo caso non c’è bisogno che ci siano addetti antincendio, a patto che tutti i dipendenti siano familiari entro il terzo grado di parentela.

Quali sono le tipologie di un corso antincendio?

Ci sono diverse tipologie di corsi antincendio. Proprio così, non tutti i corsi sono uguali. Solitamente, questi ultimi si dividono per livello e hanno un numero differente di ore e lezioni. Ad esempio, esiste il corso antincendio basso e si rivolge a tutte le attività commerciali che secondo il Decreto Ministeriale 10/03/1998 hanno una probabilità di sviluppare incendi davvero molto bassa.

Ci sono poi corsi antincendio di livello medio. Questi corsi dovrebbero essere seguiti dalle aziende che rientrano nell’elenco dell’allegato I del DPR 151/2011. In tal caso, gli argomenti diventano più complessi e analizzano anche l’aiuto che gli addetti antincendio possono fornire ai Vigili del Fuoco in caso di situazione critica.

Infine, ci sono i corsi antincendio di rischio elevato. Le aziende che devono far seguire questo corso ai propri dipendenti si trovano sempre nell’allegato del DPR 151/2011. Gli addetti che seguono questi corsi hanno una formazione elevata e sanno come muoversi per prevenire gli incendi e salvare i colleghi in situazioni di emergenza.

A chi rivolgersi per fare un corso antincendio?

Ovviamente, ancora una volta è importante ricordare che i corsi antincendio possono salvare la vita. Dunque, bisogna rivolgersi a un istituto o a un ente specializzato in questa tipologia di servizi. Solo un ente di formazione certificato e con anni di esperienza alle spalle è in grado di garantire una corretta formazione, che possa realmente aumentare la protezione di coloro che lavorano in azienda. Per tale ragione, nella provincia di Torino possiamo indicare la Rinascimento Srl dell’ Ing. Tini come una delle scelte migliori in merito di corsi antincendio per aziende; inquanto al suo interno si compone di un team di professionisti, consulenti e formatori qualificati e con competenze trasversali per rispondere al meglio alle esigenze del cliente in materia di formazione e sicurezza sul lavoro sia in ambito aziendale che nei cantieri edili.

In ultima analisi, ora si conoscono tutte le informazioni in merito ai corsi antincendio. Non resta far altro che seguire o far seguire un ottimo corso ai dipendenti della propria azienda e rispettare tutte le normative vigenti.