La chirurgia maxillo-facciale consiste in una specialità chirurgica che si occupa del trattamento chirurgico di traumi, difetti, patologie della zona della faccia (maxillo-facciale) ed orale.
Lo scopo della chirurgia maxillo-facciale quindi è quella di occuparsi chirurgicamente di problematiche di trauma al viso (come quelli che possono derivare da un incidente, o anche da una patologia, come tumori all’osso o tumori della mascella), o problemi sia estetici che funzionali nella zona facciale.
Questo tipo di chirurgia permette di poter ricondurre ad armonia le forme del volto del paziente, secondo le aspettative ma anche secondo il punto di partenza, limitando così i danni conseguenti da un trauma o da una malattia che abbia colpito la zona del viso: ad esempio si interviene su traumi facciali da incidente, malformazioni e disformie congenite o dovute a delle malattie che hanno colpito il volto, e via dicendo.
Come ci spiega il dott. Andrea Carboni, chirurgo estetico specializzato in chirurgiua maxillo facciale, si tratta di una specialità chirurgia specializzata nella diagnosi e nel trattamento di malattie ed infortuni che colpiscono la zona del viso, cranio, bocca, mascella, collo e mandibola.
In Europa è una specializzazione chirurgica, mentre negli USA ed in altri Paesi è considerata una specialità odontoiatrica. Fra le persone che si rivolgono alla chirurgia maxillo-facciale ci sono quelle che hanno subito traumi, disformia del volto, patologie anche correlate all’invecchiamento.
Esempi di interventi
La chirurgia maxillo-facciale agisce in collaborazione con altri specialisti, anche a seconda del tipo di intervento che deve essere effettuato (ad esempio odontoiatria, ortodontica, e via dicendo). Nel complesso questa chirurgia si avvale della consulenza di diversi specialisti ed è fondamentale la sua qualità, dato che impatta sull’aspetto di una persona che è fondamentale per il benessere psico fisico.
I campi d’applicazione della chirurgia maxillo-facciale sono davvero numerosi, ma possiamo indicare qualche esempio fra i più comuni in assoluto:
- operazione di chirurgia dento-alveolare; ad esempio l’estrazione di denti non recuperabili, ascessi dentali, protesi dentari e installazione di impianti.
- Biopsia di tumore e cisti alla bocca.
- Cura della frattura della mascella.
- Operazione della zona mandibolare.
- Ricostruzione di parti del volto, come le labbra, a seguito di incidenti o di malattie.
- Interventi chirurgici su malformazioni congenite della bocca o del palato.
- Riparazione chirurgica di anomalie del cranio (come anomalie genetiche).
- Operazioni di chirurgia della mascella, modifica della forma delle ossa della faccia.
- Operazioni di chirurgia estetica, ad esempio su occhi, bocca, naso e via dicendo, come otoplastica, rinoplastica, liposuzione del collo e via dicendo.
Luogo di intervento e preparazione
Gli interventi di maxillo-facciale oggi sono consuetudinari in moltissimi Paesi e di conseguenza il loro tasso di realizzazione positiva è sempre più alto, sempre che si impieghino strumenti sterili e che ci si affidi a buoni chirurghi.
Gli interventi di chirurgia maxillo-facciale sono effettuati nelle sale operatorie ospedaliere o in alcuni casi negli studi dentistici attrezzati: fondamentale è la sterilizzazione degli oggetti e delle sale dove si tiene l’intervento.
La preparazione ad un intervento di chirurgia maxillo-facciale può richiedere diversi esami e attenzioni, ma questo dipende anche dalla complessità dell’intervento che può esser maggiore o minore.
Ad esempio possono essere richiesti degli esami diagnostici per misurare i parametri vitali, indagini radiologiche, anamnesi medica, sospensione dei trattamenti farmacologici a base di anti-coagulanti, digiuno completo.
È la complessità della procedura che determina la fase post operatoria e il recupero dopo l’intervento.
I rischi e le complicazioni della chirurgia maxillo-facciale possono essere come quelli di qualsiasi tipo di intervento medico, possono essere ad esempio infezioni, emorragie, reazioni avverse all’anestesia, dolore prolungato, formazione di coaguli sanguigni, confusione, e via dicendo. La lista delle controindicazioni varia a seconda del tipo di intervento di chirurgia maxillo-facciale che viene effettuato.