Vitamina D: benefici e come integrarla

La vitamina D è uno di quegli elementi che richiama sempre l’attenzione di medici e professionisti. I benefici che ha sulla nostra salute sono molteplici e sono sempre più frequenti le persone che ne mostrano una carenza. Cerchiamo di capire perché questa vitamina è così fondamentale per il corpo umano, come bisogna assumerla e quando, informazioni che sono spesso dubbie a molte persone.

Cos’è la Vitamina D

La Vitamina D è un ormone che viene sintetizzato dalla cute e che si attiva tramite i raggi solari. Anche conosciuta come la vitamina del sole, è indispensabile, in età adulta, a mantenere un corretto funzionamento del metabolismo del calcio e delle ossa. Nei bambini, invece, serve a garantire l’adeguata calcificazione ossea.

I benefici che apporta questo elemento sono anche molti altri e la sua carenza porta con sé tutta una serie di disturbi che possono colpire vari organi nel nostro corpo, tra questi il diabete, gli infarti, l’Alzheimer o la depressione. Una carenza grave di vitamina D nei bambini causa il rachitismo.

Perché molti popoli sono carenti di Vitamina D?

In Europa sono molti i paesi che accusano tra la popolazione una notevole carenza di Vitamina D. Questo succede soprattutto negli stati che si trovano a latitudini elevate, dove il sole è meno presente. Con l’urbanizzazione massiva, poi, le persone trascorrono molto meno tempo all’aperto, limitando la possibilità di sintetizzare la vitamina. Non viene neanche assunta in quantità adeguate dagli alimenti, a causa di una dieta ricca di grassi.

Cosa causa una carenza di Vitamina D

La carenza di vitamina D non è così semplice da individuare, perché non dà particolari sintomi. Il modo migliore per venirne a conoscenza è facendo degli esami specifici, come approfondite analisi del sangue. Solo nei casi più gravi possono comparire dolori muscolari cronici.

La carenza di vitamina D è molto diffusa nelle città del nord, dove a causa del freddo si tende a passare gran parte del proprio tempo in ambienti chiusi. Questa carenza, infatti, tende ad aumentare durante i mesi autunnali e invernali, per ovvi motivi. Sarebbe opportuno, quindi, fare gli esami specifici per capire quanto ne siamo carenti e come possiamo integrarla, per mantenere il nostro organismo in perfetta salute.

Come integrare la vitamina D

Sono pochi gli alimenti che per natura contengono al loro interno la Vitamina D, tra questi ci sono i pesci grassi, come il salmone o lo sgombro, l’olio di fegato di merluzzo, i formaggi grassi e la carne rossa. Per assumere la giusta quantità di vitamina D è necessario esporsi al sole. L’ideale sarebbe almeno 10-15 minuti nei momenti della giornata in cui il sole è più alto, ovvero tra le dieci e le tre del pomeriggio. In alternativa, si assumono degli integratori specifici per sopperire alla mancanza.

Integratori di Vitamina D

Ne esistono davvero un’infinità di integratori per la vitamina D in commercio. Tendenzialmente, però, si utilizzano quelli che contengono tra le 50.000 e le 100.000 unità al mese di Colecalciferolo in olio, da assumere per via orale. Puoi scegliere quello da assumere una volta al mese (i più diffusi) o quelli che ti dividono la dose in assunzioni quotidiane o settimanali. In alternativa, lo puoi assumere in gocce o in capsule molli. La loro efficacia viene amplificata se sono assunti insieme al cibo. E’ importante evitare il sovradosaggio ma seguire attentamente le indicazioni del farmacista o del medico.

Ricorda che alla base di tutto deve sempre esserci uno stile di vita corretto e qui puoi trovare un sacco di consigli utili a riguardo. Fare un po’ di movimento fisico ogni giorno, ancora meglio se all’aperto è un’altra cosa che aiuta molto a mantenere il proprio corpo in salute e a sintetizzare vitamina D.

Come scegliere il migliore integratore di Vitamina D

Esistono due tipologie di integratore di Vitamina D, la prima è la più diffusa, ovvero quella che contiene vitamina D3, di origine animale e consigliata nella maggior parte dei casi di carenza importante, perché facilmente processabile dall’organismo. La seconda è la vitamina D2, di origine vegetale e quindi più complessa da processare.

Fai attenzione a prediligere integratori puri, che non causano reazioni allergiche. Molti degli integratori in commercio sono uniti ad ingredienti che aiutano il processo di assorbimento della vitamina da parte del nostro corpo, questo non è un male ma non è raro che poi si scatenino delle allergie. Alcuni degli eccipienti fastidiosi che si possono trovare sono la soia, il mais o tracce di frutta secca.

Ricorda anche che la Vitamina D, di qualunque tipo sia, interagisce con gli altri farmaci rendendone l’azione più intensa. Per questo, soprattutto se si prendono altri farmaci, è opportuno farsi consigliare l’integratore migliore dal proprio medico. Sceglilo anche in base alla modalità di somministrazione, ce ne sono sotto forma di capsule, gocce o spray orali.