Danno oculistico: cos’è e quando si può richiedere un risarcimento

Il danno oculistico è un evento che può verificarsi in seguito ad un errore medico per una scelta terapeutica sbagliata, per complicanze sopraggiunte durante un intervento o semplicemente per una diagnosi errata o ritardata.

Un errore medico dell’oculista può essere causa di un’invalidità permanente dovuta a perdita anatomica o funzionale dell’occhio. Per questo motivo il paziente può richiedere un risarcimento non solo al medico ma anche all’ospedale in cui opera.

Per fare tale richiesta è necessario dimostrare l’esistenza di un nesso causale tra il danno subito e l’errore medico. Un danno oculare può essere dovuto anche ad un infortunio sul lavoro ed in questo caso sarà l’INAIL a provvedere al risarcimento.

In entrambi i casi oltre al danno oculare va sempre tenuta in considerazione la componente esistenziale infatti la perdita o l’eccessiva riduzione della vista possono comportare dei cambiamenti nella personalità dell’individuo legati alle difficoltà della vita quotidiana ed alle alterazioni dei rapporti relazionali sia all’interno che all’esterno della famiglia.

Danno oculistico: responsabilità penale del medico

Un medico che per colpa oppure per dolo causa un danno oculare determinando un peggioramento delle condizioni di salute di un paziente è tenuto al risarcimento del danno. In alcuni casi il medico può incorrere anche in un’accusa penale per lesioni personali gravi.

È stata infatti introdotta una nuova legge e più precisamente la legge 24/2017 che si occupa della responsabilità colposa in caso di lesioni gravi. Nell’eventualità in cui si accerti che il sanitario sia stato causa delle lesioni gravi viene applicata la stessa norma del codice penale prevista per le lesioni colpose.

Per poter stabilire colpa e grado di colpa del medico la legge ha previsto l’emanazione delle linee guida a cura del sistema nazionale. Nel momento in cui si accerta che il medico ha rispettato tutte le linee guida la responsabilità penale decade. Pertanto nel caso in cui i danni siano dovuti ad imperizia, il sanitario non è più soggetto a responsabilità penale ma è solo tenuto a corrispondere al paziente un risarcimento di natura economica.

A chi deve affidarsi la persona che ha subito il danno oculistico?

In Italia vi sono diversi avvocati penalisti che si occupano di responsabilità medica e un medico che vive ed opera al nord Italia può decidere di affidarsi al miglior avvocato penalista di Milano chiedendo i dovuti consigli, discutendo con lui dell’accaduto ed infine facendosi assistere nel corso del procedimento a suo carico.

Come risarcire il danno oculistico?

Valutare un danno oculistico non è semplice perché non è possibile standardizzare delle metodiche di valutazione per una funzione complessa come quella visiva. Esistono comunque delle tabelle di riferimento con punteggi variabili in base al danno riportato ed il visus residuo.

Al punteggio ottenuto con le tabelle standardizzate va aggiunto il cosiddetto danno biologico che serve a risarcire chi è stato danneggiato da un errore medico, il danno morale e quello esistenziale che porta a dei cambiamenti delle abitudini e dei rapporti personali.

Per dimostrare il danno e chiedere un risarcimento il paziente dovrà non solo provare di essersi rivolto a quella struttura e di aver subito un peggioramento delle sue condizioni di salute ma anche che il danno è dipeso dall’errore del medico.

È opportuno quindi esaminare la storia clinica del paziente attraverso la visione della cartella clinica e degli esami effettuati. A questo punto è possibile raggiungere un accordo come una liquidazione risarcitoria, altrimenti si procede con un confronto tra i consulenti del paziente e delle strutture.

Nel caso del danno oculistico è il medico legale che deve valutare il danno biologico permanente incrociando i valori della visione residua dell’occhio peggiore e di quello migliore. Trattandosi di una questione molto delicata è bene che il medico oculista scelga di rivolgersi ad un avvocato penalista mentre il paziente leso dovrebbe mettersi in contatto con dei professionisti in modo da poter ottenere un risarcimento adeguato.

Oltre a ricevere il risarcimento per danno biologico ed esistenziale il paziente ha altresì diritto ad essere risarcito del danno patrimoniale che consiste in una riduzione delle spese che deve sostenere in seguito al danno subito ed al mancato guadagno per la perdita totale o parziale delle capacità lavorative.