Foggia: i tre volti fondamentali della città

foggiaLa città da sempre è attiva in  due attività economiche fondamentali della regione pugliese, ovvero l’agricoltura e la pastorizia, grazie al fertile e produttivo, anzi attivissimo territorio del Tavoliere, oltre ad essere un importante luogo di passaggio oggi come ieri. Il clima  tipicamente mediterraneo, gradevole di  estati calde e asciutte e inverni molto miti, fa di questa città un ottimo luogo di villeggiatura, ma questa realtà non si ferma alla vita lavorativa, la città nel suo valore va oltre, e propone anche altri volti. 

Foggia: culturale di giorno  e regina dello svago by night

Foggia seppur industriosa ed agricola come molte altre città italiane è ben organizzata anche  a livello di svago e in grado di offrire a chi cerca una serata diversa, anche qualcosa di speciale locali notturni esclusivi, una città ricca di eleganti caffè in centro, ristoranti e discoteche, punti di incontro piacevoli, dove sia di giorno che di notte è possibile fare una gradevole full immersion nell’arte, nella buona cucina, e nella musica.

Città d’arte e poesia

Città antica e densa di storia ha ispirato artisti e poeti, non a caso citiamo un sonetto anonimo dedicato a Foggia che recita:

… Domini sul vasto Tavoliere

sassoso, spazzato dal vento,

Foggia riarsa dal sole, terra

da sempre assetata, sconvolta

dall’uomo e da avversa natura.

Leggenda vuol che in tempi greci

qui risuonasse l’urlo di Diomede,

che conquistò feroce Ilio turrita

e approdò coi Dauni alle tue coste.

Del Guiscardo e dell’imperatore

svevo porti perenne il segno

nella gran chiesa e nelle ruine

sepolte del castello orgoglioso…

Foggia solare

Città con oltre 150.000 abitanti è come già detto un rilevante centro industriale e culturale dell’Italia del sud; foggia  nasce all’inizio del secondo millennio, grazie alle conquiste normanne  del territorio, e fondata secondo una leggenda proprio in quel luogo per l’avvistamento di un corso d’acqua nel quale galleggiava una tavoletta raffigurante la Madonna, sopra l’immagine ardevano tre fiammelle, divenute in seguito il simbolo dello stemma civico, nell’iconografia storica frutto di leggende tramandate da secoli si parla anche di un bue inginocchiato presso lo specchio d’acqua.

“Fuggi da Foggia …”

Foggia subì mutilazioni gravi grazie a due terribili terremoti in epoca lontana, ovvero nel 1456 e nel 1731, i due forti sismi medievali portarono alla città  fame e miseria, tant’è che i viaggiatori dell’epoca descrivono Foggia come una città povera, malsana e priva di servizi, da qui nasce il detto, ancor oggi citato, “Fuggi da Foggia …”,  il destino dei fasti architettonici di Foggia poi furono messi a dura prova nel ‘900 quando  martoriata dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale perse altri monumenti e palazzi.

Il centro storico

Il centro storico della città si identifica con Via Arpi, zona nella quale intorno al 1200  l’imperatore svevo Federico II  fece costruire il suo palazzo, che non esiste più, intorno l’area ancora oggi è una fitta rete di vicoli, palazzi nobiliari e chiese antiche, zona resa ancora più interessante dalla presenza di numerosi cunicoli e ipogei, studiati a fondo di recente. Questi cunicoli servivano durante le guerre e gli  assedi ad attraversare la città senza essere visti, essi conducevano in abitazioni o in chiese; nella parte più antica invece sorgevano   numerose osterie, dove si rifocillavano i pellegrini in visita  al santuario di San Michele, sul Gargano, per poi recarsi in Terrasanta.