I settori industriali del futuro

settori-industriali_800x450All’interno dello sconfinato universo dell’industria, esistono ad oggi settori che, per richiesta e per connotati, possono essere definiti come i settori industriali del futuro, quelli che accompagneranno in cammino delle prossime generazioni. Dei trend, come gergalmente potrebbero definirsi, sui quali odiernamente le grandi aziende stanno puntando sia risorse umane che risorse prettamente economiche e sui quali le piccole aziende altro non possono fare che accodarsi, per non perdere il passo e rimanere quindi tagliate miserevolmente fuori. Ma quali sono, in sostanza, questi settori?

Primo settore, un ambito che sembra inoltre non aver risentito degli effetti disastrosi della recente crisi economica mondiale, è il comparto del lusso e della moda. Solo in Italia sono 50 mila le aziende ed i brand che, in alcuni casi da decenni, si occupano di portare onorevolmente avanti quello che è lo stile italiano, riconosciuto ed imitato in tutto il mondo. Un settore, questo, che dà lavoro, secondo alcune stime, a poco più di 400 mila addetti, con un fatturato totale che ammonta a ben 13 miliardi di euro.

Quello del lusso è un sistema, un apparato, che sta inoltre vedendo nascere in sé una propensione da parte delle aziende componenti nel fare rete, mettendo insieme competenze ed affrontando in modo compatto tutte le sfide che l’incedere del tempo inevitabilmente pone. Il tutto provando anzitutto ad organizzare fiere ed eventi, in maniera tale da far conoscere ed apprezzare i prodotti ed i servizi offerti. Un fattore, questo di cui si è appena fatto cenno, che inevitabilmente conduce nel tentativo di provare a contrastare una concorrenza che rappresenta pur sempre l’anima pulsante di una economia fondata sul libero mercato.

Altro settore che sembra viaggiare a gonfie vere verso un futuro carico di aspettative e di soddisfazioni è quello alimentare. Infatti, se è vero che la crisi economica nata nel 2008 ha provocato una emorragica carenza occupazionale in Italia e nel resto del mondo, è altrettanto vero che il settore del cibo ha vissuto una tendenza esattamente contraria, vedendo aumentarsi sia il proprio fatturato totale sia il numero di occupati. Il risultato è che oggi, essendo tale mercato ancora stabile, l’andamento dell’export è in forte crescita, con una voglia di mangiare e bere italiano che solo nel 2015 ha prodotto una ricchezza pari a 132 miliardi di euro.

Diverse ma complementari tra loro sono le caratteristiche del settore alimentare, caratteristiche dalle quali gli operatori dell’ambito possono trarre senz’altro beneficio. Anzitutto vi è, come in precedenza anticipato, un export proveniente a sua volta dalla voglia di Italia che c’è nel mondo. Secondo, una porzione considerevole delle imprese che si occupano di cibo sono a conduzione familiare, particolare da sfruttare anche in ambito pubblicitario che ha consentito di rendere ancor più celebri tali brand.

Per in buon funzionamento di qualsiasi azienda, e per un progresso che orienti un occhio attento ad una innovazione che non rappresenta affatto un particolare di secondaria e risibile importanza, vi è Tempco.it. L’obiettivo è quello di studiare e di progettare impianti che favoriscano il raffreddamento, il riscaldamento e la regolazione termica di qualsiasi impianto produttivo, come ad esempio gli scambiatori di calore. Il tutto mediante soluzioni standardizzate che alla flessibilità sappiano quindi coniugare alla perfezione l’adattamento alle esigenze ed alle richieste che possono legittimamente provenire dal singolo cliente commissionante. L’azienda abbraccia logiche di sostenibilità legate sia alla protezione dell’ambiente circostante, sia alla piena soddisfazione di un cliente che resta comunque il protagonista principale di questa fruttuosa collaborazione.

Quarto settore che guarda al futuro è quello farmaceutico. In questo caso, una funzione analogamente importante a quella svolta dalla ricerca viene svolta dal comparto che provvede alla mera produzione. Tornando di nuovo al caso esemplificativo italiano, il nostro paese è secondo solo alla Germania per quanto riguarda la produzione di farmaci e di prospetti ad essi collegati. Una crescita dovuta anche qui allo sviluppo delle esportazioni, con innovazioni alle quali sembriamo molto suscettibili e ricettivi.

Ultimo settore da menzionare, non in ordine di importanza tuttavia, è il cosiddetto Industrial Equipment. In altre parole, si tratta di tutto ciò che concerne la produzione di copertoni, quella di valvole, quella di condizionatori ad aria, con l’industria aerea che compra da queste sfere tutti i componenti necessari. Anche in questa fattispecie è di vitale importanza che le aziende facciano rete, imparando un concetto di filiera concepita anche e soprattutto come flussi di matrice industriale che sappiano assecondare al meglio tutte le esigenze che sopraggiungono.