Avete preso la decisione di costruire una piscina interrata? Bene, si tratta di una decisione che sicuramente vi darà delle grandi soddisfazioni. Allo stesso tempo però è necessario ricordare che la piscina interrata richiede un lavoro di scavo ed una nuova costruzione a tutti gli effetti, di conseguenza richiede di dover gestire alcuni permessi di costruzione obbligatori. Non si tratta di nulla di particolarmente complicato: si tratta di dover richiedere delle autorizzazioni al comune per poter procedere nella realizzazione di piscine interrate che sono lavori di scavo a tutti gli effetti.
Spesso c’è un po’ di confusione su che cosa siano in effetti questi permessi da richiedere, una confusione che non è certamente semplice da eliminare se non si portano dati concreti. Vogliamo aiutarvi a capire quali sono i permessi richiesti per l’edificazione di una piscina interrata in giardino e come si segue questo iter.
Dove chiedere i permessi?
La prima cosa da fare è documentarsi nell’ufficio tecnico del comune di appartenenza, dove si trova il luogo nel quale si vuole costruire la piscina interrata. Qui si possono chiedere ulteriori delucidazioni sul tipo di permessi necessari. Perché diciamo di rivolgersi al comune? Perché ogni comune può adottare dei differenti piani regolatori e questo comporta, di conseguenza, anche una diversa impostazione dei permessi da richiedere. Per sapere quali siano le normative adottate nel territorio dove vi trovate è quindi indispensabile rivolgersi direttamente all’ufficio tecnico del comune di appartenenza.
Senza permessi non è possibile cominciare i lavori, ecco perché il nostro consiglio è quello di rivolgersi al comune con qualche mese di anticipo per poter ottenere in tempo tutta la documentazione necessaria per non ritardare i lavori di costruzione. Ricordate che sono previste delle responsabilità penali per il proprietario ed il costruttore che cominciano i lavori senza permesso.
Autorizzazione paesaggistica
In alcuni casi il terreno sul quale bisogna costruire la piscina interrata è soggetto ad una autorizzazione paesaggistica, il che ovviamente richiede ancora una volta che si debba chiedere un permesso alla sovrintendenza prima di edificare. Potrebbero esser posti limiti di colore, dimensione e profondità della piscina interrata per rispettare particolari vincoli di paesaggio che variano da zona a zona.
DIA e Permesso a costruire
Ma quale permesso si chiede per poter edificare una piscina interrata? La DIA o il permesso a costruire?
La DIA consiste in una dichiarazione di inizio attività che va presentata al comune da un tecnico abilitato. Se entro 30 giorni dalla presentazione della DIA il Comune non ha negato la costruzione della piscina interrata vale il principio del silenzio assenso, per cui la piscina può essere costruita. La DIA costa qualche decina di euro di diritto di segreteria oltre al costo della parcella del professionista.
La DIA è necessaria se la piscina interrata è pertinenziale alla struttura e se il suo volume è pari al massimo al 20% del volume dell’edificio principale.
Inoltre è necessario dotarsi di un permesso a costruire per la piscina interrata che, secondo la giurisprudenza, è a tutti gli effetti un lavoro di nuova costruzione. La costruzione della piscina interrata infatti non è un’attività edilizia libera ma comporta la trasformazione del suolo e per questo l’inizio dei lavori è subordinato al rilascio del permesso a costruire.
Il permesso a costruire è necessario se il volume della piscina interrata supera il 20% del volume dell’edificio e anche per tutti quegli interventi che non sono pertinenziali. Ancora confusione sul tema dei permessi per costruire una piscina interrata? La soluzione migliore è quella di rivolgersi direttamente agli uffici tecnici del comune di riferimento per farsi indicare l’iter burocratico migliore da seguire.