SEO: cosa c’è da sapere prima di affidarsi ad un professionista SEO

4_800x533Che si tratti di un sito già online, o meglio ancora della costruzione di un nuovo dominio, avvalersi di un esperto di SEO equivale a garantirsi:

  • Un esame del contenuto o della struttura del sito
  • Una serie di consigli tecnici sullo sviluppo (hosting, reindirizzamenti, pagine di errore, utilizzo di JavaScript)
  • La realizzazione di una sequenza di contenuti, arricchiti di parole chiave ricercate specificamente per quel settore di mercato, e miranti a massimizzare gli obiettivi della pagina (attirare internauti, farli restare connessi per un tempo sufficiente, stimolare il loro interesse, e tradurre questo interesse in un beneficio concreto, che sia rappresentato dall’acquisto, piuttosto che dalla sottoscrizione di un abbonamento, dalla compilazione di un form di contatto, etc.)
  • La gestione delle campagne online per lo sviluppo delle attività commerciali.

Eppure, se un consulente SEO può rappresentare la chiave di volta per il successo di un’attività online, può decretarne anche l’inabissamento!

Proprio per questo, nel momento in cui si sta pensando di optare per una consulenza volta ad ottimizzare in chiave SEO il vostro sito web, affinché risulti ai primi posti dei motori di ricerca, sarebbe opportuno in prima istanza accertarsi della professionalità del tecnico al quale ci si sta rivolgendo, ad esempio chiedendogli di mostrare dei casi di lavori svolti in precedenza. Cosa buona e giusta è anche verificare che si tratti di un’esperienza specifica nel settore di vostro interesse (in sostanza, chi ha lavorato per l’ottimizzazione di siti per la vendita di vestiario online non è detto che sia altrettanto performante quando si tratta di pubblicizzare l’impegno di una onlus che lavora nel mondo del sociale e che si mantiene solo grazie alle donazioni dei singoli).

In secondo luogo si potrebbe interrogare il SEO Specialist a proposito del tipo di risultati che prevede di conseguire e delle tempistiche: in buona sostanza gli state chiedendo di quantificare approssimativamente la portata e la significatività del suo lavoro per voi.

Non temete di interrogarlo anche in merito alla conoscenza che possiede del territorio in cui svolgete la vostra attività: una cosa è lavorare per un’azienda internazionale, altra è occuparsi della pagina Facebook di una piccola azienda agricola che produce e commercializza i propri prodotti solo in ambito locale: nel primo caso è chiaro che la conoscenza perfetta delle lingue è indispensabile ma non sufficiente, mentre gioverà che siano stati già svolti lavori di ambito sovranazionale.

Sentitevi legittimati ad esigere queste e altre delucidazioni non solo perché state pagando, ma anche perché fidarsi e bene, ma non fidarsi è meglio, dal momento che si potrebbe incorrere in comportamenti non solo poco professionali, m addirittura disonesti: è questo il caso dei domini “ombra” che inviano gli utenti a un sito mediante reindirizzamenti ingannevoli: nulla vieta che, se il rapporto di collaborazione si deteriorasse, il SEO potrebbe puntare il dominio a un sito diverso o persino al sito di un concorrente, per cui i soldi sarebbero stati spesi per un domino che in realtà non si possiede.

Se volessimo stilare una sorta di decalogo delle accortezze alle quali fare ricorso quando si necessita di uno specialista nell’ottimizzazione di siti web, si dovrebbe diffidare nel caso in cui agenzie o singoli professionisti: si pubblicizzino inviando email indesiderate; si vantino della possibilità di un'”inclusione prioritaria” su Google (che sostanzialmente non esiste); si mostrino reticenti nelle spiegazioni; applichino strategie come l’invio del sito a migliaia di motori di ricerca (operazione inutile che non influisce sul posizionamento).

In definitiva, per giudicare un consulente SEO è necessario procedere con molto giudizio!