Viaggiare in Sardegna in auto: percorso consigliato

Viaggiare_in_Sardegna_in_auto__percorso_consigliato_800x449La Sardegna è una regione a dir poco incantevole. Le sue spiagge sono famose per essere tra le più belle d’Italia (se non del mondo), i suoi abitanti sono ospitali e accoglienti, il cibo è assolutamente genuino, gli antichi borghi sono autentiche perle da scoprire e i paesaggi dell’entroterra hanno il fascino di essere selvaggi e incontaminati.
Vale davvero la pena esplorare quest’isola quanto più possibile e il mezzo migliore per farlo è certamente con l’auto. Ci si può comodamente imbarcare su una nave o un traghetto da uno dei numerosi porti delle coste italiane collegati con altrettante località sarde, direttamente con la propria vettura. Oppure, in alternativa, si può anche decidere di noleggiarla in loco, dopo la traversata in nave.

Gli itinerari di viaggio possibili sono davvero infiniti; ogni regione geografica della Sardegna presenta peculiarità diverse e non c’è che l’imbarazzo della scelta. Tra tutti quelli possibili, un interessante percorso consigliato potrebbe essere quello che segue. Verranno toccate alcune tra le mete più conosciute e altre più di nicchia, ma ugualmente meravigliose. Pronti a partire?

Il viaggio comincia arrivando con il traghetto presso il porto di Golfo Aranci, oppure quello di Olbia, e si compie poi un breve tratto di strada in auto per raggiungere Palau. Se si desidera si può pernottare direttamente nella bella San Teodoro. Da qui ci si può nuovamente imbarcare alla volta della magnifica isola della Maddalena, per godere delle bellezze del suo arcipelago. Trascorrendo qualche giorno in questo paradiso si ha la possibilità di rilassarsi in uno dei luoghi più belli d’Italia, godendo di un mare degno delle migliori spiagge caraibiche. Gli appassionati di storia potranno anche recarsi in auto sull’isola di Caprera e visitare il compendio di Garibaldi, luogo dove visse il celebre personaggio storico, protagonista del periodo dell’Unità d’Italia. Caprera, infatti, è collegata all’isola della Maddalena attraverso un lembo di terra percorribile con la propria vettura. Per i più atletici, sempre a Caprera, si consiglia di trascorrere una giornata a Capo Coticcio, una spiaggia indescrivibilmente bella, raggiungibile al termine di un lungo e parecchio difficoltoso trekking di circa 3 ore, da fare solo per camminatori esperti e con scarpe adatte e una buona riserva d’acqua. I meno arditi potranno ugualmente godere di scorci da sogno e trovare un angolo di paradiso recandosi, invece, presso la Spiaggia del Relitto, comodamente raggiungibile in automobile.

L’itinerario prosegue spostandosi all’estremità nord-ovest della Sardegna, alla volta di Stintino. Immancabile tappa e forse tra le località più famose della regione. Per questo motivo l’eccezionale Spiaggia La Pelosa è spesso eccessivamente affollata, ma non si può rinunciare a un tuffo tra le acque più limpide che avrete mai visto. Se la calca dei bagnanti inizia, però, a farsi troppo opprimente, potrete riprendere l’auto al volo e optare per la decisamente più tranquilla ma altrettanto graziosa Spiaggia delle Saline, poco più a sud.

La prossima meta vede la città di Sassari, capoluogo di questa provincia, come ottima base per qualche giorno all’insegna della cultura e della conoscenza del territorio. Una passeggiata nel suo elegante centro storico e una cenetta in uno dei suoi ottimi ristoranti sono il modo migliore per apprezzarla, anche se il momento dell’anno ideale per visitare Sassari è il 14 di agosto, data in cui ogni anno si svolge la cosiddetta Discesa dei Candelieri. Si tratta di una tradizionale processione molto animata e festosa che coinvolge tutti gli spettatori i quali, stando disposti ai lati della strada, incitano a forza di “faddu baddà” i portatori dei giganteschi candelieri che attraversano la città, eseguendo dei passi quasi coreografati, fino ad arrivare, sfiniti, alla Chiesa di Santa Maria di Betlem. È un evento molto particolare che permette al turista di entrare in sintonia con lo spirito della città.
Nei dintorni di Sassari è interessante visitare anche l’imponente nuraghe di Santu Antine, la particolarissima Basilica di Saccargia e il sito archeologico prenuragico dei Monti Accodi.

La prossima tappa dell’itinerario ci conduce a Bosa, grazioso borgo dove pare che il tempo si sia fermato. Qui è possibile visitare la rocca, che sovrasta fiera tutto il territorio, il centro storico, dove poter bere dell’ottimo mirto, e curiosare tra gallerie d’arte di artisti locali.

Se macinare chilometri in auto è quello che fa per voi, sarete felici di proseguire verso una delle zone più belle, selvagge e autentiche della Sardegna: il Sulcis. Qui ci si deve abbandonare ai ritmi lenti e rilassati di quella che forse è tra le regioni più affascinanti e veraci di quest’isola. Piscinas, Scivu, Portixeddu, Masua e Cala Domestica sono solo alcune tra le spiagge da sogno su cui potersi crogiolare. Molto interessante, se dovessero essere aperte, è una visita a Porto Flavia, un’infrastruttura di servizio delle miniere locali non più in uso, oppure sperimentare l’esperienza davvero unica di discendere nelle profondità della terra attraverso la miniera di Montevecchio.

Da qui la vacanza on the road continua nella città di Cagliari, capoluogo regionale che i sardi affettuosamente chiamano “la capitale”. Durante il tragitto verso quest’ultima tappa, si consiglia di fare una capatina nella cittadina di San Sperate, dove poter fare una divertente passeggiata a piedi tra le sue famose stradine dell’asfalto di mille colori.
Una volta giunti a Cagliari, oltre a un tuffo nelle acque della Spiaggia del Poetto, ci si può dedicare a un po’ di vita mondana tra i ristoranti e i locali del centro. Una visita della città è più che dovuta, ma anche ad osservare gli stagni del Parco Naturale Regionale di Molentargius, dove poter ammirare i fenicotteri rosa nel loro habitat naturale, ovviamente senza spaventarli e avendo cura di rispettare il delicato ecosistema.
Se siete amanti della buona cucina e delle tradizioni, sarete curiosi di recarvi nel paesino di Morgongiori durante i giorni estivi della festa cittadina in cui abili mani di donne prepareranno gustosi piatti di Lorighittas, una pasta tipica dalla forma così particolare che quasi dispiace mangiarla. Oltre ai più famosi culurgiones e i malloreddus, sono tanti i tipi di pasta fatta in casa tipici sardi che si possono trovare nei ristoranti.

Il nostro viaggio si conclude nella rinomata Villasimius, per trascorrere alcuni giorni di dolce far niente in una delle località sarde più chic.

È giunto il tempo di tornare a casa. A questo punto, dal piccolo porto di Arbatax ci si può imbarcare con l’auto su uno dei traghetti che vi riporteranno sulle coste dell’Italia continentale. Tornando sulla strada di casa si avranno negli occhi ancora le bellezze della Sardegna, che rimarranno indelebili nei vostri ricordi: i profumi, la vegetazione, i sapori, i colori di questa terra magica non vi abbandoneranno facilmente e vi faranno certamente venire voglia di tornare, pronti a scoprire nuovi luoghi di questa fantastica regione italiana, ovviamente a bordo della vostra auto.