Impianto antincendio in azienda, come funziona?

La sicurezza in azienda è fondamentale per permettere a tutti i collaboratori di poter lavorare senza alcun pericolo. Non è tutto, infatti le persone devono essere preparate attraverso dei corsi a gestire un possibile incendio o imprevisto: ci saranno dei responsabili preposti a gestire tutte le persone all’interno di una struttura sino all’arrivo dei Vigili del Fuoco.

Questo è un discorso che interessa non solo le aziende che lavorano con materiali pericolosi, ma anche le semplici realtà che vendono servizi. Gli incendi si possono sviluppare in ogni area e in qualsiasi momento.

L’azienda dovrà inoltre predisporre di un impianto antincendio, ovvero un impianto di sicurezza atto ad avvertire e aiutare nel momento del pericolo. Come spiegano i professionisti del settore di antincendiocomet.it, i sistemi di sicurezza sono composti da più componenti che si interfacciano tra loro. Questo significa che sensori particolari e apparecchiature elettroniche si installano all’interno degli edifici per rilevare immediatamente la presenza di un principio di incendio.

Tutti i sistemi di allarme per incendio si compongono di tre componenti principali, conformi alle normative vigenti attuali – EN54 – e tutti gli standart europei con linee guida e gestione. Ecco perché rivolgersi ad un professionista del settore, così che possa gestire al meglio ogni situazione e sempre in linea con le norme vigenti attuali (e possibili modifiche).

Che cos’è la centrale antincendio

Tra i componenti che non devono mancare c’è la centrale antincendio. Questa è stata studiata e progettata al fine di gestire gli input e rispondere con l’output che riterrà opportuno in merito alla situazione.

La centrale è unita ai sensori ed emette dei segnali per dare l’allarme di un principio di incendio. Nella centrale i cavi sono antifiamma per rendere le linee elettriche a prova di incendio, così come le apparecchiature che la compongono (dai pannelli luminosi sino ai sensori).

Nel caso in cui la corrente saltasse, l’impianto dovrà continuare a funzionare grazie alla doppia alimentazione. Una seconda centrale si attiverà e sarà alimentata da batterie a tampone.

Dove collocare i dispositivi di rivelazione

Quando si parla di “rilevazione” ci si riferisce, in questo caso, alla misurazione di tutte le grandezze che sono legata a tutti i fenomeni durante un incendio. Se si parla di rivelazione allora ci si riferisce solo alla trasmissione delle informazioni al sistema preposto per l’elaborazione dei dati.

I dispositivi di rivelazione sono in grado di capire quando c’è un principio di incendio, trasmettendo l’informazione alla centrale. Tutti i sensori sono studiati al fine di individuare ogni tipo di stranezza come la variazione del calore, fumo oppure presenza di fiamma.

Questi dispositivi sono composti da:

  • I sensori di rivelazione automatica per calore, fiamma e fumo
  • I pulsanti di allarme antincendio che si attivano, nella maggior parte dei casi, in maniera automatica.

Come sono fatte le apparecchiature di segnalazione

Tutte le apparecchiature di segnalazione hanno il compito di gestire l’output della centrale antincendio e dare segnalazione diffusa a tutte le persone presenti.

È il classico allarme che può essere gestito tramite pannelli visivi/luminosi sino alle sirene acustiche. Si ricorda inoltre che, il sistema, non dovrà essere solo installato da esperti del settore ma anche sottoposto a controlli continuativi, come da obbligo di legge italiana vigente.