Se anche tu, come molte persone vorresti avere delle giornate di 48 ore, allora c’è una buona notizia per te: non è necessario allungare le proprie giornate (cosa che, ovviamente, non è possibile), ma puoi gestire meglio le ore che hai già, cercando di farle fruttare il più possibile e provando, laddove possibile, ad eliminare i colli di bottiglia che non ti permettono di essere produttivo come vorresti.
Un elemento fondamentale, questo, che può fare la differenza insieme a tanti altri se vuoi realizzare un lavoro che soddisfa la tua personalità. La produttività è uno degli elementi più importanti per realizzarsi sul lavoro come visto su molti siti, come ad esempio La Voce del Daimon di cui puoi leggere qui tutti gli articoli.
Ci sono ore che ti rendono più di altre
Certo, forse questo è l’uovo di Colombo, però è anche terribilmente vero: non tutte le ore ci rendono allo stesso modo. Ci sono persone, ad esempio, per le quali la mattina è il periodo della giornata più produttivo, e, magari, neanche la mattina in generale, ma, le ore centrali o, in alcuni casi, anche le prime ore del giorno. Altre persone, invece, trovano che sia il pomeriggio il momento della giornata che gli rende di più; altri, infine, sono estremamente produttivi durante le ore notturne. Questo per dire che non esiste una regola uguale per tutti, ma ciascuno di noi deve trovare il proprio “momento d’oro della giornata” in cui siamo più produttivi.
E’ proprio in queste ore della giornata che noi dobbiamo dedicarci alle cose più impegnative, quelle che ci richiedono più energie sia fisiche che mentali. Logicamente, ad esempio, se noi ci mettessimo a lavorare su un progetto particolarmente impegnativo durante il momento della giornata in cui sappiamo di non essere particolarmente produttivi e più stanchi, ecco che ci metteremmo tre volte tanto con risultati nemmeno lontanamente paragonabili a quelli che otterremmo se ci dedicassimo a queste attività in uno dei nostri momenti di maggiore produttività.
Così come le ore, anche la motivazione
Come le ore sono tutte uguali, anche la nostra motivazione ha dei momenti di alti e di bassi. Ad esempio, nei momenti in cui la nostra motivazione è tendente al basso, molto probabilmente, faremo fatica ad iniziare a lavorare. Questo, spesso, perlomeno personalmente, è vero soprattutto nelle ore serali in cui i miei livelli di energia sono tendenzialmente piuttosto bassi. Quando questo accade, il trucco è cercare di tenere duro per i primi 10 15 minuti, dopodiché tutto sarà molto più semplice e in discesa.
Secondo alcuni autori, questa specie di inerzia iniziale altro non è che una resistenza che ci viene da dentro e che ci impedisce di svolgere i compiti che ci siamo prefissati. L’unico modo per vincere questa resistenza è “semplicemente” metterci a fare, come dicevamo prima, stringendo i denti solamente per i primi minuti.
L’arte di delegare
Come è sempre più chiaro, quindi, la produttività è trovare il giusto equilibrio tra energie e risorse disponibili per svolgere un determinato compito. Ma come le ore e la motivazione non sono sempre uguali, chiaramente, allo stesso modo, anche i compiti non sono tutti uguali: ci sono compiti che ci riescono particolarmente bene, forse perché abbiamo un particolare talento, e ci sono quelli che nonostante tutto l’impegno e, nonostante tutte le accortezze proprio non ci riescono. In questi casi portare a termine queste attività richiede molto più tempo, risorse ed energie del necessario. Se vogliamo diventare più produttivi, quindi, dobbiamo anche saper imparare a delegare ciò che possiamo delegare in modo tale da liberare lo spazio e risorse necessarie per portare a termine i compiti che sentiamo più nelle nostre corde.
Il valore del riposo
Un’altra cosa molto importante quando cerchiamo di trovare modi per diventare più produttivi è quello di ricordarci che non siamo degli automi. Siccome siamo esseri umani abbiamo, naturalmente, dei momenti e dei periodi in cui ci sentiamo più carichi di energia e, quindi, ci sentiamo più produttivi. Abbiamo però anche dei momenti di stanchezza in cui non dobbiamo essere produttivi ma dobbiamo, al contrario, riposarci.
Imparare ad apprezzare il valore del riposo è fare un altro passo nella direzione di una maggiore produttività. Ovviamente non dobbiamo cadere nell’errore di legare il riposo alla necessità assoluta di recuperare a tutti i costi le nostre energie perché, così facendo, sarebbe come se legassimo il nostro riposo alle performance che, in questo caso, è proprio l’ultima cosa che vogliamo.
Il riposo deve essere finalizzato a se stesso, deve essere finalizzato solo ed esclusivamente al recupero di energie, motivazione e creatività, tre elementi fondamentali per diventare più produttivi.
La produttività, in questo periodo storico dominato anche dal boom del miglioramento personale, è sicuramente un argomento molto ricco di sfaccettature che, senza alcun dubbio, non possono essere considerate nella loro completezza in un articolo. E’ però comunque vero che gli elementi visti fino a qua sono fattori imprescindibili per aumentare la nostra produttività e, sul lungo periodo, ottenere una maggiore soddisfazione lavorativa.