Video aziendali per il mercato estero: sottotitoli o doppiaggio?

L’alternativa tra doppiaggio e sottotitolo è un tema molto dibattuto tra gli operatori, televisivi e cinematografici. Allargheremo, in questo articolo il tema all’ambito dei video aziendali multilingua, pensati in un ottica rivolta al mercato internazionale, soprattutto all’interno dell’Unione Europea. 

E’ argomento spinoso,  quanto lo è il dibattito acceso tra i sostenitori del PC e quelli che sostengono la superiorità del MAC. Già il regista Antonioni, nel 1940, avevasondato la questione per decidere in quale versione proporre il proprio film, se doppiato o sottotitolato.

Vantaggi della localizzazione dei video aziendali

L’obiettivo fondamentale del marketing attraverso i video aziendali è quello di favorire il processo di vendita presentando i punti di forza del macchinario e mostrandone i vantaggi economici e operativi. Abbiamo visto in passato come sia imprescindibile per una PMI italiana strutturare la propria presentazione aziendale in ambito Europeo

Nonostante l’inglese venga considerato universalmente come la lingua ufficiale nel commercio e probabilmente anche al di fuori di questo settore, la presentazione di prodotti e servizi tradotta nella lingua del paese di riferimento, consente di creare maggiore vicinanza con il cliente. In alcuni contesti culturali, questo metodo non è solo consigliato ma quasi imprescindibile. Per il mercato cinese, arabo o russo la proposta di video di presentazione aziendale in lingua autoctona è estremamente importante in quanto considerato un atto di rispetto verso la propria utenza

Doppiaggio e sottotitoli

Passando oltre al dibattito di cui si è parlato, l’industria cinematografica resta favorevole al doppiaggio per il mercato di riferimento, mentre i gruppi di cinefili rimangono orientati alla diffusione in lingua originale

In ambito aziendale il presupposto e quindi il risultato finale sono estremamente diversi, perchè  particolare è il contesto. Il video senza sottotitolo evita di distrarre dalla visione delle immagini, che restano di fondamentale importanza nella presentazione di macchinari o linee produttive o più semplicemente in video tutorial per promuovere l’azienda

Per valutare quanto distragga un sottotitolo, è sufficiente guardare un film da Netflix in versione originale sottotitolata. Anche Netflix, tramite un sondaggio, ha rilevato la predilezione degli utenti per le versioni doppiate, in una misura di circa l ’84%

In ambito aziendale i video dotati di voce guida e sovrapposizione della versione doppiata contribuiscono ad aumentare il valore del contributo. La versione doppiata non solo può essere fruita e compresa anche da chi non conosce la lingua originale del video, ma in ambito commerciale proporsi nella lingua dei fruitori del messaggio, rappresenta comunque un segno di considerazione verso i possibili futuri clienti.

Criticità nella localizzazione di un video aziendale

La creazione di video aziendali multilingua implica un dispendio di risorse maggiore. A cominciare dai costi per la traduzione e per la registrazione delle versioni nelle lingue differenti. Sono da allocare poi risorse per la fase di montaggio: questo deve essere adeguato per ogni singolo idioma. Ogni lingua ha le proprio lunghezze, diverse strutture lessicali e logiche e le immagini devono essere adattate per mantenere la sincronia con i tempi del parlato.

Spesso nei video aziendali sono inserite delle interviste ad esperti, commerciali, manager, ricercatori. Questi contributi vanno gestiti sovrapponendo la traccia tradotta alla traccia originale, in oversound. E’ un’operazione che richiede estrema cura ed attenzione ai particolari. Vanno uniformati e amalgamati tra loro musica e effetti sonori, inserendo la traccia audio tradotta e riducendo senza farla scomparire, la traccia originale. Anche se diffusa nei reality o nei documentari, questo metodo non funziona in ambito cinematografico o televisivo. Ma si rivela estremamente utile in un contesto industriale e produttivo.

Traduzioni e insidie 

A fronte della quantità di criticità ed insidie insite nella traduzione di testi tecnici, questa si deve fondare su una solida collaborazione e compartecipazione di commettente e traduttore.

Mentre il primo contribuisce con le competenze tecniche il secondo apporta le conoscenze in ambito linguistico e culturale proprie della nazione target. Ne deriva che il traduttore è responsabile della correttezza sia grammaticale che lessicale della lingua e il committente lo è per quanto riguarda i contenuti e i termini tecnici specifici del settore. In questi casi non è possibile ne consigliabile, evidentemente, far uso degli strumenti di traduzione automatizzata, non in grado di cogliere né gli sfumature operative, culturali o tecnologiche

 

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