La registrazione del marchio aziendale è importante, per tutelarsi a 360°, non solo a livello economico ma anche in base di know-how e concorrenza.
Nel momento in cui il marchio risulta essere libero, ci sono altre aziende che potrebbero usufruirne e – di conseguenza – registrarlo per attestarne il possesso.
Tutto questo non è corretto, perché un marchio rubato viene poi usato impropriamente ed è una situazione che si verifica spesso e volentieri. Un esempio? Il negozio di abbigliamento americano New Yorker Fashion, nel 2013, ha usato la “lingua dei Rolling Stones”. Una campagna pubblicitaria di successo, dove un brand ha rubato l’immagine di un altro brand (in questo caso registrato). Ma ci sono altri esempi di marchi non registrati e poi usati da varie aziende, che se ne sono impossessate nel tempo.
Proviamo a fare chiarezza e come tutelarsi in Italia?
Non registrare il marchio aziendale, che cosa succede?
Se un marchio non è registrato la legge italiana, salvo modifiche future, non vieta il suo utilizzo da parte di terzi. Ovviamente è consigliato procedere con la registrazione, informandosi anche dei i costi per registrare il marchio europeo, tutelando il brand personale in uno dei 27 stati aderenti.
Ma cosa si intende per marchio? Questo è un segno di identificazione per i servizi e prodotti di una azienda, con una definizione chiara e sicura. Non deve mai creare confusione o essere similare a qualcosa di già esistente e registrato.
L’immagine per una azienda è il primo fattore importante, per questo motivo un marchio di identificazione viene studiato approfonditamente ed è legato a tutte le strategie aziendali che ne conservano l’integrità oltre che la diffusione.
Registrare questo marchio è un must, perché conferma i valori e la qualità di una azienda. Se l’impresa si identifica attraverso questo simbolo/parole, significa che i clienti dovranno dargli credibilità e la registrazione porta anche a questo plus.
Rubare un marchio non registrato, come accennato, potrebbe essere possibile proprio perché non tutelato. Se un imprenditore decide di non registrare il suo marchio, potrebbe inciampare in situazioni poco piacevoli.
Prima di tutto, un’azienda potrebbe registrare un marchio uguale o similare a quello della ditta dell’imprenditore di cui sopra. In una situazione di questo tipo, il responsabile può:
- Continuare ad utilizzare il marchio, se l’altro registrato non ha notorietà ed è usato solo a livello locale facendo in modo di registrarlo comunque il prima possibile.
- Agire legalmente nei confronti di chi ha registrato il marchio, solo se quello dell’imprenditore risulta essere famoso – diffuso e gode di una importanza a livello nazionale/locale/globale.
La denuncia deve avvenire entro 5 anni dal presunto uso, in caso contrario il marchio registrato in un secondo tempo è considerato valido dalla legge italiana.
Tutto questo significa che, rubare un marchio in determinate situazioni potrebbe non essere considerato illegale. Il consiglio è di registrare il marchio aziendale immediatamente, così da non dover combattere con eventuali similari o aziende concorrenti che usano lo stesso simbolo.
Una denuncia e una trafila legale sarebbero sicuramente più dispendiose di una registrazione del marchio.