Come prepararsi al meglio per un’estate in gravidanza?

La bella stagione è ormai iniziata, e con lei sono arrivate le alte temperature e le belle giornate di sole. Se sei in dolce attesa potresti essere un po’ spaventata da una gravidanza in estate, forse per il caldo e pressione alta, o magari per la possibilità di soffrire di gonfiore agli arti e di patire l’afa più del dovuto. Tutte queste preoccupazioni sono comprensibili, ma con i giusti accorgimenti potrai vivere un’estate all’insegna del relax senza troppi pensieri, godendoti questi mesi magici in tutta serenità. Ma quali sono i problemi che posso presentarsi durante questa stagione? A dire la verità sono diversi, ma nulla di troppo preoccupante. Infatti quasi tutti sono riconducibili all’attività fisiologica del progesterone, un ormone prodotto proprio durante la gravidanza, il quale già di per sé aumenta la temperatura corporea della gestante di almeno un grado centigrado al di sopra della media. Ad esempio è comune fra le donne incinta il gonfiore alle estremità, così come la comparsa di macchie sul viso, dette anche maschera gravidica o cloasma gravidico. Inoltre il sole in gravidanza va sempre preso con le pinze, perché un’esposizione eccessiva potrebbe crearvi problemi di pressione, sudorazione eccessiva e un aumento del numero di macchie sopracitate.

Quali sono i rimedi per combattere il caldo e le sue controindicazioni in gravidanza?

Prima di parlare dei rimedi, dobbiamo prima capire quali siano esattamente i sintomi. Il primo su tutti è il gonfiore agli arti, soprattutto quelli inferiori, dovuto all’azione del progesterone, la quale è sicuramente implementata negli effetti dalle alte temperature. Infatti l’ingresso del progesterone nel torrente ematico favorisce la parte plasmatica e liquida del sangue, a discapito di quella corpuscolata, ma soprattutto ha anche un effetto vaso dilatatore, che sommato al precedente comporta così un aumento del livello di liquidi in eccesso depositati negli spazi interstiziali. Questo crea quel gonfiore diffuso che spesso viene lamentato dalle donne incinta, che è sicuramente riconducibile anche all’aumento del volume de ventre materno (dovuto alla crescita del feto), il quale produce un rallentamento del ritorno venoso, sfavorendo così una buona circolazione sanguigna. Il miglior rimedio per combattere gambe gonfie e ritenzione idrica è tenersi in movimento per riattivare la circolazione, magari facendo delle belle passeggiate sul lungomare o, se possibile, direttamente in acqua. Inoltre consigliamo fortemente di ridurre l’apporto di sale all’interno della tua dieta, dato che questo alimento è conosciuto per i suoi effetti antidiuretici e di trattenuta dei liquidi.

Un’altra problematica diffusa d’estate è l’eccessiva sudorazione in gravidanza, che è la normale conseguenza delle alte temperature e dell’azione dell’ormone prima citato. Per contrastare questo sintomo non si può fare altro che mantenersi sempre ben idratate, bevendo acqua costantemente a piccoli sorsi (oppure concedendovi qualche frozen drink tropicale), e magari evitare di uscire nelle ore più calde del giorno. Se siete in spiaggia o in piscina allora nulla vi vieta di fare dei bei bagni rinfrescanti, ma sempre stando attente all’esposizione solare, che non deve mai essere eccessiva. Se invece siete a casa, potete optare per l’utilizzo di un climatizzatore, mantenendo però sempre una temperatura ambientale accettabile. Infatti il rischio di ammalarsi per lo shock termico che si prova passando dall’interno all’esterno, o viceversa, è sempre da tenere in conto proprio per evitare di prendere la febbre o brutte bronchiti, che in questo momento così delicato della vostra vita potrebbero rappresentare un problema non indifferente. Se invece non disponi dell’aria condizionata, puoi sempre tenere in conto l’idea di farti docce fredde, senza però esagerare nelle frequenza o nell’uso di shampoo e bagnoschiuma: questo potrebbe portarti a spiacevoli episodi di pelle secca e squamata.

Infine è molto importante che si faccia sempre uso di creme solari adeguate (quindi senza profumi aggiunti o sostanze aggressive) con un livello di protezione alto, di moda da potersi proteggere dai raggi ultravioletti e dalla comparsa delle macchie sulla pelle. Queste spesso compaiono durante la gestazione perché il progesterone stimola l’iperattività dei melanociti, i quali sono i responsabili della sintetizzazione della melanina, la quale appunto si manifesta sottoforma di macchie scure. Dobbiamo ammettere però che nella maggior parte dei casi il cloasma sparisce dopo il parto, ma ciò non ci esime dal tentare di limitare la sua comparsa attraverso l’uso di protezioni solari e la fitoterapia, la quale trova nell’impacco alla camomilla il suo rimedio principe. In alcuni soggetti capita che queste macchie non scompaiano dopo la fine della gravidanza, ed è per questo che si può sempre pensare di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica, la quale spesso ricorre all’utilizzo dei laser.